Nuova lettera di don Filippo Perin dalla missione salesiana di Gambella in Etiopia: condividiamo con tutti i nostri lettori le sue riflessioni su “Quanto vale una vita”. (per leggere tutte le precedenti lettere di don Filippo, vedi i post precedenti).
Quanto vale una vita?…
A ben guardare con gli occhi del mondo ci sono tanti criteri per valutare l’importanza di una vita, il valore di una persona…
Se la vita vale in base ai soldi che uno percepisce nello stipendio, allora a Gambella dove il pastore e il contadino non hanno lavoro e vivono di sussistenza oppure chi ha un lavoro prende come stipendio 1 euro al giorno, cioè 30 euro al mese, la vita vale 50 volte di meno di una normale impiegato che prende in Italia 1500 euro al mese.
Se la vita vale in base ai titoli scolastici che uno consegue, allora a Gambella dove l’85% delle persone non sanno ancora leggere o scrivere, la vita non vale niente.
Se la vita vale per quante volte mangi durante la giornata, circa 5 volte in Italia, allora a Gambella dove se sei fortunato riesci a mangiare una volta, la vita non vale niente.
Se la vita vale in base agli anni che puoi vivere, circa 80 di media in Italia, allora a Gambella dove i più vecchi hanno al massimo 50 anni, la vita non vale niente
Se la vita vale se hai medicine a casa o puoi trovarle in farmacia per curarti un raffreddore o la febbre, allora a Gambella dove molto spesso mancano le basilari medicine e molte volte anche quelle per la malaria, per la tubercolosi, per l’AIDS perché o non ci sono o costano un’enormità, la vita non vale niente.
Se la vita vale di più o di meno se nasci uomo o donna, mentre in Italia sta crescendo una pari dignità tra i sessi, a Gambella se nasci donna non vali proprio niente, mentre se nasci uomo puoi decidere tutto.
Se la vita vale in base all’età, e c’è la difesa dei diritti dei bambini, l’attenzione alla loro educazione, al loro sviluppo per una crescita armonica e poi un dare tutte le opportunità ai giovani per provare varie esperienze per decidere il proprio futuro e …, allora a Gambella dove il bambino e ragazzo non contano proprio niente, sono loro che devono crescere da soli e arrangiarsi, la vita non vale niente.
Se la vita vale in base al colore della pelle, dove il bianco o un po’ abbronzato e’ il massimo e il nero e’ il minimo, allora a Gambella dove più nero di cosi’ non si può, la vita non vale niente.
Se la vita vale in base a quanto grande e’ la tua casa, quante camere, quanti bagni, quanti metri quadrati possiedi, allora a Gambella dove le capanne sono di legno, fango e erba e al massimo sono di 4 metri quadrati in tutto, la vita non vale niente.
Se la vita vale in base a quante cose hai nel frigorifero, se dormi sopra un bel materasso, se hai un bagno e perfino l’acqua, la doccia e la carta igienica, se hai il gas e l’energia elettrica in casa, se hai una sedia o un tavolo, se hai dei bei vestiti da metterti, allora a Gambella dove non esiste niente di tutto questo, la vita non vale niente.
Se la vita vale se hai un computer o il cellulare ultimo modello, se hai tanti amici in facebook, oppure da quante volte appari in TV o finisci nei giornali, allora a Gambella dove non arriva internet o il cellulare e non sanno neppure cos’è facebook, o nella TV pubblica vedono solo il calcio, la vita non vale niente.
Se la vita vale quante volte esci il sabato sera per mangiare una pizza o incontrare i tuoi amici o andare a ballare, allora a Gambella dove e’ meglio rimanere in casa alla sera per non essere aggrediti o rapinati, la vita non vale niente…
Quanto vale una vita?
Con quali criteri valutiamo il valore di una persona?
Se sono questi i criteri, quelli del mondo, veramente a Gambella e soprattutto nei villaggi di Nyinenyang e Matar, Ilea e Ibago, la vita e’ all’ultimo posto di questa graduatoria, anzi neppure compare.
Per che cosa vale una vita?
Siamo nel mese di ottobre, il mese missionario, spero che questa riflessione fatta a occhi aperti sulla realtà qui, possa farci pensare per dare una risposta su dove sta il vero valore nella vita.
Un saluto e a presto.
abba Filippo
Link correlati:
Tutte le “Notizie missionarie” di Don Filippo su TGS Whiteboard
Abba Filippo Perin – sito web
Abba Filippo Perin – blog
Ispettoria Salesiana di Etiopia-Eritrea, comunità di Gambella – sito web
Per eventuali donazioni, puoi aiutare don Filippo a realizzare questi ed altri progetti:
Adozione mensile di un bambino dell’asilo (1€ al giorno): 30€
Adozione mensile di un’insegnante dell’asilo: 40€
Adozione mensile di un lavoratore in un progetto agricolo: 50€
Adozione mensile a distanza di un bambino bisognoso: 30€
Materiale vario per giocare (palloni, rete pallavolo, maglie, fischietti): 15€ ciascuno
Informazioni Generali:
Nome del responsabile: don Filippo Perin
Indirizzo: P.O. Box 210, Gambella, Ethiopia.
Telefono: 00.251.7510816
Email: [email protected]
Nome del legale responsabile: Ecc. Mons Angelo Moreschi
Indirizzo: P.O. Box 210, Gambella, Ethiopia.
Telefono: 00.251.7510816
Email: [email protected]
Conto corrente presso LA FRIULADRIA CREDIT AGRICOLE (filiale di Porcia PN)
Intestato a: PERIN FILIPPO PER GAMBELLA ETIOPIA
IBAN: IT 82 P 05336 64950 0000 30191303
Specificando nella casuale: il nome proprio e il motivo dell’offerta.
COMMERCIAL BANK OF ETHIOPIA
GAMBELLA BRANCH ECS – ECC
Account No. 15210
FILIPPO PERIN
Swift Code: CBETETAA
CONTO CORRENTE POSTALE 36885028
Fondazione don Bosco nel Mondo Via della Pisana 1111, 00163 Roma
Specificando nella causale:
don Filippo Perin, salesiani Gambella.
(la fondazione e’ ONLUS, quindi per la detrazione fiscale basta il tagliando della Posta).