Fughe incrociate su una terrazza di notte; il mio dito indica qualcosa laggiù, cadente come una stella d’edera; e scivola il tempo, tutto quello che non so afferrare mi appartiene.
Penso che forse poteva essere diverso; penso che forse doveva essere così.
Una costellazione accarezza i miei sogni ad occhi aperti, e respiro qualcosa, ma lo allontano:non sono pronta per la felicità, ho sempre creduto fosse irraggiungibile.
E non so se davvero sia lei.La cercherò ancora un po’.