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Notte d'esami e di cultura alla Sapienza

Creato il 13 luglio 2010 da Stifler84

Notte d'esami e di cultura alla Sapienza.
La Luna piena minchionò la Lucciola:
- Sarà l'effetto de l'economia,

ma quel lume che porti è debboluccio...
-
Sì, - disse quella - ma la luce è mia!

-Trilussa-

Da ieri fanno esami all'aperto, sotto il sole con i tavoli messi sui prati o su una panchina all'ombra. E già questo lo si può considerare un atto di coraggio, date le temperature insopportabili di questi giorni. La singolare protesta è stata messa in atto dai docenti della Facoltà di Lettere dell'università La Sapienza. Si era parlato di blocco degli esami; blocco che fortunatamente è stato scongiurato. Si è scelta una via che non danneggiasse lo studente, una via che il Rettore Frati ha definito folcloristica: esami all'aperto e di notte a lume di candela. Una protesta, forse non troppo rumorosa, ma simbolica e soprattutto pacifica, sebbene qualcuno provi comunque ad alzare i toni e creare il solito clima da guerriglia. Mi riferisco all'infelice uscita del senatore pdl Palmizio, che starnazza di "reprimere i docenti che aderiranno". Una parola forte repressione, ma con questo caldo si può capire che le connessioni cerebrali vengano a mancare.
Esami di notte e all'aperto. Una protesta che usa elementi come terra e oscurità per suonare un campanello d'allarme sul futuro dell'università: siamo con il culo a terra e si prospettano anni bui. Questo in sintesi il messaggio che viene trasmesso all'esterno. Nelle camere alte del potere passerà di nuovo inosservato, ma se non altro, mettersi a nudo potrebbe creare un riavvicinamento del cittadino medio, troppo sconvolto da parole come "fannullone" e "merito" pur non conoscendone il contesto. Meglio un esame in strada, che un'ora di televisione al chiuso! Meglio mettersi a nudo che rintanarsi nelle proprie nicchie.
Durante la sera inoltre, nella città universitaria, saranno affrontate delle letture con tema la notte. Non solo esami quindi. La protesta, assume anche i connotati dell'evento culturale. Verranno recitati e lette poesie, letture in prosa, dialoghi. Un evento questo, organizzato dagli studenti e che gli stessi studenti svolgeranno. E sarà bello potere andare a spasso per la sapienza, godersi le stelle e le voci recitanti. "Basta un colpo di penna" qualcuno disse. Basta davvero? A cosa? Alla rivoluzione o al risveglio? Non credo più alle rivoluzioni: non alle rivoluzioni senza risveglio.


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