Notte della Cultura a Galatina

Creato il 29 agosto 2014 da Studioartesia
 

30 agosto 2014, per la III ed. della Notte della Cultura a Galatina quest’anno è di scena il cibo. Il cibo verrà raccontato fra antropologia e salute, fra natura e cultura, in un confronto con i suggerimenti della tradizione e con le grammatiche di base dell’immaginario alimentare in un creativo dialogo con il mondo dell’arte e dello spettacolo. Si parlerà di alimentazione tra cuochi, nutrizionisti, artisti e scrittori. Restando fedeli ad un format che ha riscosso successo nelle passate edizioni e che si fonda sui concetti di relazione, condivisione e appartenenza anche per la terza edizione della manifestazione che quest’anno si svolgerà sabato 30 agosto, tornano le installazioni all’aperto, le mostre, le presentazioni di libri e la musica sparsi per il centro storico della città.

All’interno di ogni società il cibo viene investito di valori e di significati che vanno al di là di quelli nutrizionali. Accade così che alcuni cibi diventino simboli denotando raffinatezza o volgarità, anti-conformismo o adeguamento allo status quo, creatività o ripetitività. Poiché, però, la cultura che produce simboli è sempre variabile nelle sue configurazioni storiche e geografiche ecco che ciò che risulta positivo in un tempo e in un luogo viene rivestito di valore diamentralmente opposto in un altro tempo e in un altro luogo.

La Notte della Cultura quest’anno metterà in luce esperienze legate al cibo e all’alimentazione presenti oggi sul territorio pugliese e dall’alto valore di ricerca e promozione delle specificità culturali della nostra terra. Nell’area dedicata alla presentazione di libri e progetti si passerà dalla cucina internazionale e i mercati globali del progetto Fugu alla scuola di cucina internazionale di Silvestro Silvestori nel cuore del centro storico di Lecce, dall’eperienza dell’Ortporto della Comunità riabilitativa assistenziale psichiatrica di Villa Libertini sapori a CucinaMancina e i nuovi stili alimentari passando “Per Canti e per Cantine” di Pino De Luca.

Nel salotto allestito di fronte la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, uno dei più insigni monumenti dell’arte romanica e gotica in Puglia, si parlerà con il documentarista Piero Cannizzaro, autore di numerosi film-documentari sia radiofonici che televisivi per Rai – Mediaset – Sky, del suo Cibo dell’anima che analizza il rapporto tra cultura gastronomica e religione in Italia nei tre principali culti oltre che nelle comunità Sikh, buddiste e di Osho. In un cortile attrezzato per la proiezione per tutta la serata si potranno vedere i suoi documentari. E sempre attraverso il lavoro del documentarista rai, assieme ai contributi dei panettieri della città, scopriremo attraverso quali gesti ancestrali si costruisce l’alchimia del profumo del pane caldo, come si compone la poesia della panificazione e come si alimenta il fuoco della sua cottura. Anche la frisa “calcherà le scene” per raccontarsi grazie a Santino Beccarisi e Helena Stefanelli.

Anche quest’anno non mancheranno le eccellenze del territorio – tra gli altri il senatore Dario Stefano, lo scultore Armando Marrocco e la Direttrice della Comunità Cooperativa di Melpignano per il progetto “Casa dell’Acqua” Cristina Schirinzi e che presteranno la propria voce alla più bella e divertente letteratura mondiale sul cibo.

La musica vedrà di scena “La grande bouffe” di Massimo Donno e Simone Franco, Raf Murrone & Power Drum Ensemble, il chitarrista RafQu e il progetto “Nautilius” Tran(ce)formation Duo con Giorgia Santoro e Adolfo La Volpe.

D’arte contemporanea e cibo si potrà chiacchierare a tavola all’interno della Art and Ars Gallery in via Orsini e per le vie del borgo razie alle installazioni di Hermes Mangialardo, Ivan Garrisi e Giuseppe Zilli e la mostra fotografica di Elio Scarciglia. I più piccoli potranno sporcarsi le mani e la bocca nel laboratorio sul cibo di Gabriella Margiotta.

E siccome non di sole parole e spettacolo vive l’uomo, non mancheranno le sorprese e i doni culinarii che appariranno all’improvviso così come nonmancheranno gli esercizi – Amarcord, Anima e Cuore, Il Covo della Taranta, La Corte del Fuoco e Mordi e Fuggi, Caffé della Basilica, L’Angolo del Pasticciere, Stefanelli, Polleria e Salumeria – che proporranno piatti speciali!

Grazie ad Angela Beccarisi (per prenotazioni cell. 328.3890283) e agli Open Days – aperture straordinarie per una Puglia fuori dall’ordinario finalizzate alla fruizione dei beni culturali, materiali e immateriali, della Puglia attraverso visite guidate nei centri storici e itinerari accessibili a tutti dalle ore 20.00 alle ore 23.00 si potrà visitare una delle cittadine più affascinanti del Salento.

Anche quest’anno la manifestazione adotterà, grazie alla collaborazione con l’ass. di promozione sociale POIESIS, alcune piccole accortezze per le persone con disabilità.

La Notte della Cultura è voluta dall’Assessorato alla Cultura della Città di Galatina ed è curata da Art & Ars Gallery di Gigi Rigliaco e CalliopeCC. Anche quest’anno verrà presentata dal giornalista Mauro Marino e da Elena Riccardo dell’associazione Calliope Comunicare Cultura che promuove nuove pratiche possibili per la costruzione della società-mondo.

Per info 329.6872838 - Ufficio stampa Calliope Comunicare Cultura - calliopeufficiostampa@gmail.com - Ref. Elena Riccardo cell. 338.83221161

AREA LETTERATURA PIAZZA ORSINI
 20:15 Inaugurazione
 20:30 “Guida al Buongusto di Puglia e Basilicata” di Antonella Millarte, ed. La Gazzetta del Mezzogiorno. Incontro con l’autore.

Il tempo passa, le abitudini alimentari si evolvono: oggi i nuovi “guru” sono gli chef e la curiosità verso i fornelli va di pari passo con il calice. Come affascinare gli ospiti a tavola? Come abbinare vino e birre? Glamour la pubblicazione, 200 pagine a colori con foto spettacolari di ricette pugliesi e lucane, la Guida è anche in lingua inglese e con download dal web. Le ricette inedite sono state preparate ad hoc da otto scuole alberghiere di eccellenza delle due regioni, seguendo tre indicazioni: i piatti della salute, della tradizione e l’innovazione con gli ingredienti tipici. Le introduzioni sono firmate dall’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Fabrizio Nardoni, da Oscar Farinetti (fondatore di Eataly), dagli chef Stella Michelin Antonella Ricci e Vinod Sookar.

 20:50 “OrtoPorto” progetto di agricoltura sociale del CRAP di Lecce. Incontro con Sergio Longo, responsabile CRAP. Non lontano dal centro storico di Lecce, in un’area di terreno un tempo abbandonato, ora “si coltiva” una nuova dimensione di vita per una comunità di pazienti psichiatrici, ospiti della CRAP (Comunità riabilitativa assistenziale psichiatrica) di Villa Libertini, che ha sede in via Miglietta, 5. Il tutto èstato possibile grazie ad un progetto, “OrtoPorto”, il cui nome, che appare quasi un gioco di parole, racchiude in sé una serie di metafore. A spiegarlo è il responsabile psichiatra della struttura Sergio Longo, che tre anni fa ha elaborato il progetto, a costo zero per la Asl, con il patrocinio dell’Assessorato Regionale alle Politiche agroalimentari ed è diventato sempre più una realtà bella, ma anche una costante sfida. Fondamentali l’impegno e la tenacia di tutti gli operatori nel valorizzare l’attività di ogni singolo paziente che viene così affiancato in un percorso che permette di ritrovare nella coltivazione della terra, metafora stessa del ciclo della vita, il senso del tempo necessario alla produzione, quello dell’ autoefficacia legato allo sforzo personale e la cura e l’ attenzione, che servono a migliorarne l’esito finale. E così alla coltivazione segue la raccolta e la trasformazione in prodotto. Fra le tante iniziative collaterali si sono anche svolti seminari tematici, organizzati da esperti agronomi delle masserie didattiche pugliesi su alcuni cibi e materie prime, il tutto nell’intento di formare e appassionare ulteriormente i pazienti coinvolti.

 21:10 I libri di “Dove c’è Gusto”. “Il Gusto del Tacco d’Italia”, di Anna Maria Chirone Arnò, ed. Il Raggio Verde. Incontro con l’editore Antonietta Fulvio.
C’è una grande passione, l’amore per la propria terra e le sue tradizioni enogastronomiche tra gli ingredienti delle ricette salentine di Anna Maria Chirone Arnò raccolte nel volume, Il Gusto del tacco d’Italia, edito da Il Raggio Verde, che vuole essere un compendio della tradizione culinaria mediterranea, oggi più che mai apprezzata per la sue proposte gustose e insieme semplici e povere di grassi animali.
Il volume, completamente a colori, interpreta la più genuina tradizione enogastronomica salentina, e i profumi e sapori di una terra, la Puglia, presentata anche attraverso i testi delle giornaliste Leda Cesari e Angela Natale e le visioni dei suoi prodotti d’eccellenza. Visioni che si traducono in piatti tipici fotografati dal sensibile sguardo di Alessandra de Donatis, che racconta per immagini, srotolati come fotogrammi, le ricette e non solo. Le cocule, ciceri e tria e lu purpu alla pignata, oltre alle orecchiette con le cime di rapa; ma anche il pasticciotto, il calamaro ripieno accanto al pescatore che costruisce da sé le nasse e sistema i pesci nel letto di zafferano preparando, di generazione in generazione, la scapece.
C’è anche l’attenzione alla tradizione che incontra la storia del territorio. Centododici pagine per un volume prezioso e bello da vedere. Oltre che preziosa guida per realizzare i più bei piatti tipici della cultura enogastronomica salentina, e conoscere le proprietà del vino e dell’olio, tesori del Salento. Saperi e sapori della dieta mediterranea da esportare al di fuori dei confini regionali e nazionali grazie alle versioni de “Il Gusto del Tacco” che contstualmente all’edizione italiana, è stato pubblicato anche nella versione in lingua inglese e tedesca.

 21:30 “Dio, come ti Olio!” di Leda Cesari, Giacomo Giancaspro,
Bruno Barillari, Alessandra Bianco, Danilo Siciliano, ed. Il Raggio Verde. SULL’OLIO, RE DI PUGLIA. Interverranno l’editore Antonietta Fulvio, la giornalista Alessandra Bianco e l’olivicoltore Francesco Barba – Azienda agricola “Donna Oleria” (Monteroni) nonché consigliere nel Cda del Consorzio di tutela Dop di Terra d’Otranto.
Dedicato all’olio. L’oro giallo di Puglia, che “sa rendere principesca una tavola” e donare benessere e salute. È questo il fulcro intorno cui ruota il progetto editoriale “Dio, come ti Olio!”, secondo libro della collana “Dove c’è Gusto”, diretta dalla giornalista Leda. “Dopo aver erroneamente creduto, per decenni, di essere una terra povera, per la quale non valeva neppure la pena immaginare modelli di sviluppo cosiddetti “moderni”, abbiamo scoperto di essere ricchi, anzi ricchissimi. E fortunati: per essere stati risparmiati dall’epopea dell’industrializzazione selvaggia che ha distrutto interi territori. Olio, vino, prodotti tipici: risorse strepitose che tutto il mondo ci invidia”, spiega infatti la giornalista. “E allora ben venga la promozione di tutto ciò che costituisce un patrimonio che non ha solo valenze enogastronomiche. E che, a ben vedere, non è neppure appannaggio esclusivo della Puglia, vista la sua importanza anche a fini di salute e benessere psicofisico collettivo”. Una cucina fatta di sapori intensi e capace di intrigare, perché la seduzione, si sa, passa anche dallo stomaco. E la cucina pugliese sa risvegliare i sensi, tutti indistintamente: basta sfogliare le pagine dedicate agli chef di “Dio, come ti Olio!” Andrea Catalano, Giovanni Curri, Donato Episcopo, Mario Falco, Alessio Gubello, Gegè Mangano, Alessandra Moschettini, Emanuele Natalizio, Franco Tornese, Ippazio Turco. I loro piatti costituiscono il corpus della sezione intitolata “Dio, come ti Olio! al ristorante”, che si fa interprete della gastronomia tra innovazione e tradizione.

 21:40 “Cibo e comunità” progetto di Espéro srl. Incontro con Maria Grazia Celentano – presidente e Salvatore Patera – vicepresidente
Le sfide educative della contemporaneità con riferimento al tema dell’agrobiodiversità, rimandano al ruolo cruciale dei cultural rights, benessere bio-psico-sociale, diritti collettivi di comunità, tutti incentrati sulla promozione di processi di empowerment comunitario. Attraverso opportuni progetti ed interventi educativi in ambito di pedagogia di comunità, Espéro srl azienda spinoff dell’Università del Salento, facendo leva sui beni comuni locali ad alta dimensione relazionale, promuove in soggetti, gruppi, comunità, istituzioni, processi di consapevolezza nell’assunzione di stili di vita responsabili nella relazione cibo-saperi locali-comunità-territorio.

 22:00 “Storie di pane e di grano” di Piero Cannizzaro, documentario durata 26’. Proiezione. L’autore chiacchiera con l’assessore Daniela Vantaggiato e il giornalista Antonio Muci.
Tra le valli del Monte Gelbison, e del monte Gervati in provincia di Salerno vive una coppia molto particolare. Angelo e Donatella si sono trasferiti dalla città alla campagna per cominciare una vita a contatto con i ritmi e i tempi della natura, dedicandosi alla coltivazione di un’antica qualità di grano conosciuto sin dai tempi dei Romani: “l’antico carosella”. Una testimonianza scritta di questo antico cereale si trova in alcuni documenti pubblicati a Parigi nel 700’. In alcuni giorni particolari con la farina del “carosella” preparano il pane in forme artistiche che vende ad alcuni estimatori e clienti affezionati. Grazie al loro lavoro adesso sono in molti a conoscere questo antico cereale che viene sempre più apprezzato dai clienti di trattorie e ristoranti dove si cucinano e propongono i piatti della tradizione locale.

 22:50 “L’Arte dei Sapori” di Armando Marrocco, ed. Amaltea. Con il contributo di Salvatore Masciullo e Salvatore Colazzo. Testi e editing: Emanuela Delle Grottaglie. Voce recitante: Marco Graziuso.

 23:10 “The awaiting table Cookery School” di Silvestro Silvestori. Incontro con l’autore del progetto.
La sua è una scuola speciale: insegna le ricette tipiche della cucina salentina. Ma l’elemento più singolare è che si tratta di un insegnante un italo-americano. Silvestro Silvestori, americano di Detroit, ha lasciato gli States per venire nella terra delle sue origini e aprire a Lecce “The awaiting table”, scuola di cucina a tradizione salentina. Dalle orecchiette, ai ciceri e trie, alla salsa di pomodoro: Silvestori catechizza americani, asiatici ed europei sul microcosmo della nostra cucina, già decantata qualche tempo fa dal New York Times. La sua passione è nata vedendo cucinare la nonna, originaria di Lecce ed “esportatrice” di antichi saperi oltreoceano. Da quei sapori è partita la sua ricerca sulle ricette e sugli ingredienti. Oggi, in un bel palazzo del ’500 al centro di Lecce, Silvestro Silvestori tramanda alcune antiche tradizioni, purtroppo dimenticate, in buona parte, anche dagli stessi salentini.

 23:30 “Cucina internazionale e mercati globali: l’esperienza Fugu” di Ivan Scrimitore e Tony Raho. Incontro con gli autori del progetto.
Dopo il secondo conflitto mondiale inizia la storia del sushi come cibo globale. Un cibo che è diventato internazionale, assumendo, e facendo assumere nel contempo ai luoghi dove viene preparato e venduto, lo status di «luoghi connessi», di posti della modernità. Un cibo il cui successo va di pari passo con le storie degli chef di Tokyo, ma anche di Los Angeles (come il mitico Nobu Matsuhisa, oggi anche partner di Robert De Niro in uno dei ristoranti più trendy di Tribeca) che lo hanno adattato ai gusti locali, e degli imprenditori della logistica che hanno permesso, attraverso la creazione di un network raffinato che unisce i pescatori dell’Atlantico e del Mediterraneo ai ristoratori di tutto il mondo. Si cercherà di leggere nella fascinosa storia del sushi e della sua ascesa come cibo globale il configurarsi e riconfigurarsi di poteri e contropoteri che non sempre hanno un segno negativo. Senza nascondersi le conseguenze ambientali che accompagna il business del tonno (come quasi tutti gli altri business globali) il progetto Fugu valorizza, dell’economia del sushi, la rete delle relazioni umane che aiutano a «conquistare la distanza», contribuendo, sostengono gli autori, anche a dare potere alle comunità locali del cibo.

 23:50 “Per canti e cantine. Note di un viaggio enofonico in Salento” di Pino De Luca, ed. Kurumuni. Incontro con l’autore.
Il libro racchiude alcuni scritti, rivisitati ed arricchiti, pubblicati fra il 2011 e il 2012 nella rubrica del venerdì del «Nuovo Quotidiano di Puglia». Un percorso fra le province di Brindisi, Lecce e Taranto, attraverso campagne e paesi piccoli e grandi, un pellegrinaggio per una quarantina di cantine, visitate spesso senza dichiararne la ragione, arricchito da canzoni vecchie e nuove, alcune delle quali sembrano scritte apposta per un vino.
Talvolta, ricette straordinarie contano pochi, semplici ingredienti. Prendete un viaggio lento in quell’estremo lembo d’Italia che, nonostante le superstrade incompiute e altre ferite, sa ancora regalare squarci di pura bellezza. Aggiungete l’attenzione alla terra – rossa e feconda o calcarea e sitibonda, battuta da un vento odoroso – in cui gli alberelli affondano intrepidi le proprie radici. Mescolate piano, usando il dovuto rispetto alla fatica e alla sapienza dell’uomo, dosando la cura di una tradizione millenaria e la simpatia per il coraggio dell’innovazione. Guarnite con le note di una canzone, popolare o colta, malinconica o giocosa, notissima o dimenticata; perché dalla notte dei tempi il canto, la musica e la danza sposano il vino in ogni festa degna di questo nome. Infine gustate: si raccomandano animo scevro da pregiudizi, sensi tesi a cogliere ogni sfumatura, aggettivazione esuberante e mente capace in egual misura di analisi e d’abbandono. Il risultato è questo consapevole e appassionato atto d’amore per la vite e per la vita, ché “viviamo tempi tristi e amari, sarebbe un crimine non provare ad attenuarne il peso”.

 00:10 “Il Poeta Buongustaio” di Gianni Seviroli, ed. Panico. Incontro con l’autore.
Trenta ricette della tradizione culinaria regionale e nazionale italiana e venti sonetti “mangerecci” vengono proposti dall’autore in chiave fantastica, in versi endecasillabi.
Così ritroviamo Nerone che incendia Roma cucinando l’abbacchio alla romana, o Gesù nel sepolcro intento a mangiare la pastiera, o Ulisse che acceca Polifemo grazie al riso alla greca e ancora San Francesco in una locanda in terra di Spagna, e tanti altri personaggi famosi o anonimi del tutto, i quali, in un clima reso familiare da salsine, condimenti, pastasciutte, secondi e conserve, sio muovono da Napoli a Milano, da Otranto a Genova, da Trieste a Palermo, in un viaggio pieno di avventure e di sorprese.
La presentazione si chiude con l’intervento di Tania Lamparelli, voce dei Napolinaria le più belle canzoni di Napoli.

LEGGERANNO BRANI DI LETTERATURA CONCERNENTI IL TEMA DEL CIBO:
Cristina Schirinzi, Direttrice Comunità Cooperativa di Melpignano per il progetto “Casa dell’Acqua”; Dario Stefano, Senatore e Presidente Giunta Elezioni e Immunità Parlamentari; Piero Vinsper, Cultore delle Tradizioni Locali; Armando Marrocco, scultore; Rossano Marra, Direttore de “Il Galatino”.

AREA MUSICA

PIAZZA S.PIETRO
 21:30 e 22:30 Raf Murrone & Power Drum Ensemble
Bidoni per l’olio, forchette, lattine e coperchi, strumenti unici autocostruiti con un mix ricercato e curato di materiali, dagli scarti della quotidianità a ciò che offre la natura, opportunamente lavorato con un po’ di manualità artigianale ed un pizzico di creatività. Composizioni orginali alternate a citazioni etniche, suoni potenti e tanta energia… perché “quando la musica non è un “bidone” anche un bidone può fare musica”.

VIA VITTORIO EMANUELE – PALAZZO TANZA
 22:00 “Nautilius” Tran(ce)formation Duo con Giorgia Santoro e Adolfo La Volpe. Concerto.
Giorgia Santoro e Adolfo La Volpe presentano il secondo cd di Tran(ce)formation Quartet, intitolato “Nautilus”, pubblicato e distribuito dall’etichetta discografica pugliese Workin’ Label, uscito il 27 gennaio 2014. “Nautilus” segna un’ulteriore maturazione del personalissimo sound dell’ensemble, composto da Giorgia Santoro, Adolfo La Volpe, da Marco Bardoscia e Pippo D’Ambrosio, basato sul dialogare e contaminarsi di linguaggi musicali differenti, quali il jazz, la musica contemporanea, il rock, le musiche tradizionali del nord dell’India e del bacino del Mediterraneo. Il titolo del cd evoca un’idea di esplorazione di un mondo fantastico (si ricordi il sottomarino del capitano Nemo nel celebre romanzo di Verne “Ventimila leghe sotto i mari) di ricerca di ciò che è “meraviglioso”, inteso nel senso più proprio del termine, di ciò che suscita meraviglia, ed inaspettato, in questo ponendosi come l’ideale prosecuzione del primo cd “Entrance” (© Leo Records 2011), basato sul rapporto tra musica improvvisata e stati trascendenti; ma “Nautilus” è anche il nome del mollusco la cui conchiglia, con la sua caratteristica forma a spirale, porta in sé un ideale di armonia formale e strutturale costruita sul rapporto aureo.

VIA VITTORIO EMANUELE – PALAZZO MEZIO-GALLUCCIO
 23:00 RafQu. Concerto per chitarra.
RafQu nasce nel 1985 nella provincia di Brindisi. Essendo figlio d’arte cresce in una casa dove strumenti e musica sono pane quotidiano. Da Bambino si avvicina al canto e vince vari concorsi locali. All’ età di 7 anni fa, a suo dire, il sacrificio di studiare pianoforte che dopo un anno e mezzo di solfeggio by Pozzoli abbandona per dedicarsi alla sua passione di quel periodo: la batteria. Nel 1996 avendo a casa diverse chitarre del padre inizia a strimpellare su una classica prima e su un Ovation poi e da autodidatta impara i primi accordi e le prime scale. All’età di 12 anni si trasferisce con la famiglia a Monaco di Baviera. Qui continua da autodidatta a studiare esclusivamente chitarra (dato che la batteria in un appartamento avrebbe creato non pochi problemi!). S’innamora prima del Rock attraverso i dischi di suo padre dei Deep Purple e Led Zeppelin e del Metal poi, così fra Grand Funk Railroad e Metallica passa la sua adolescenza a suonare con vari progetti locali e band emergenti. Nel 2002 partecipa a diversi corsi per chitarra elettrica nel Freies Musikzentrum di Monaco di Baviera e un anno dopo viene chiamato a far parte come cantante e chitarrista dei Crazy Train, band influenzata nel nome da Ozzy, che inizialmente propone solo cover hard rock. RafQu dedica tutto il suo tempo alla band e nell’ arco di quattro anni scrive circa trenta brani, registra due dischi e intanto prende confidenza con il palco suonando nei locali della scena Rock di Monaco, della Baviera e della Germania. Nel 2007 torna in Italia. Qui collabora in studio con vari artisti locali, registra per varie produzioni, ed entra a far parte degli Exentia con i quali suona la sua Les Paul in giro per la Puglia. Intanto scopre in lui una forte passione per la chitarra acustica e in silenzio inizia sempre da autodidatta a studiare il fingerstyle più moderno e a comporre brani ispirandosi ad artisti come Craig D’andrea, Andy Mckee, Jimmy Wahlsteen e Erik Mongrain. Nel 2011 RafQu diventa chitarrista degli Anek, band conosciuta grazie al successo del singolo Bella del 2009. Con loro registra un nuovo Ep e un nuovo video per il brano Lady of Fate. Nel 2012 decide di dedicarsi a quella che nel frattempo è diventata la sua vera passione, la chitarra acustica, ed incide Gioele’s dreams ed altri brani composti nel corso degli anni, pubblicando nel 2013 Homeless (il suo primo disco) per l’ importante Etichetta Fingerpicking.net. Nel Dicembre 2013 partecipa come “Opening Act” alla tournèe Italiana dell’ amico cantautore Massimo Donno, per il quale presta la chitarra nel brano “Passi”. Con la sua intensa attività concertistica, RafQu ha portato la sua musica in giro per l’italia, esibendosi su diversi palchi importanti come l’evento organizzato da Hearth Sound e Fingerpicking.net all’interno dell’ Acoustic Guitar Meeting 2014 dividendo il palco con grandi nomi della chitarra acustica Italiana. Nel giugno del 2014 si classifica al quarto posto nella categoria Acoustic Guitar nel concorso mondiale organizzato da Lee Ritenour “SIX STRING THEORY COMPETITION”. Unico Italiano arrivato in Finale fra le 6 categorie previste dal concorso.

AREA ARTE

VIA ORSINI – ART & ARS GALLERY
Dalle 21:00 “A cena con l’artista” a cura di Sandro Marasco e Art And Ars Gallery – Performance
5 artisti a cena con 5 persone del pubblico. La prima parte della serata comincia con la presentazione delle opere scelte dagli artisti e portati alla cena da parte del curatore della mostra, poi si passa all’aperitivo con l’artista conoscendolo di persona e infine la cena. Lo scopo dell’evento è aprire un dialogo con la cultura attraverso il cibo e le sue interpretazioni che possono sublimare i palati più esigenti.

21.30 e 23.30 “Si narra che Enea mangiasse friselle”
Dimostrazione pratica della lavorazione della frisella, raccontata dall’attrice Helena Stefanelli, a cura di Forno a Legna di Santino Beccarisi.

VIA UMBERTO I
 Dalle 21:00 Hermes Mangialardo per Assay – associazione culturale onlus – installazione video.
 Dalle 21:00 Ivan Garrisi – installazione multimediale.

VIA VITTORIO EMANUELE
 Dalle 21:00 Giuseppe Zilli – installazione dal titolo “SENTIERI”
il gusto di rilassarsi, di giocare, strumento di disarmo, occasione di confronto, ascolto, cambiare idea, occupare una parte qualunque,
gusto, trasformare di continuo il tuo lavoro,farlo cambiare dal tempo, dalle mani di chi ha tempo mentre il tempo passa, cambia rimanendo uguale. Tum, tum, tum, tum, ma! tum, tum, tum. sentieri scorrono piano, solchi creano illusioni, sale. sale. sale, trasforma ,sale, gioco, oasi. gusto, sale. gusto, profumo. tum, tum, tum, tum. ma! tum, tum, tum, tum, tum tum … ma!

 Dalle 21:00 Elio Scarciglia – mostra fotografia.
EVENTI VARI

PALAZZO DELLA CULTURA – MUSEO CAVOTI
 19:30 “MARTINEZ UOMO, MARTINEZ CITTADINO: il carattere, la vita e le opere del grande scultore galatinese”. Dialogo con Marisa Fortuzzi, Giovanni Matteo, Salvatore Matteo a cura di Imago Cooperativa.

VIA ORSINI
 20.30 Cibo per la mente: l’arte chiama il cibo. Laboratorio.
Il progetto è realizzato per tutti i bambini, della scuola dell’infanzia e primaria, è aperto ad un massimo di 10 bambini per volta e avrà la durata di 45 minuti. Durante il laboratorio i bambini sperimenteranno come il cibo possa diventare arte e viceversa, useranno prodotti naturali per realizzare vere e proprie opere d’arte. Il laboratorio partirà con un breve cenno se ci sia o no una relazione tra cibo e arte. Quale arte per la cucina? Esiste un’arte naturale nel cibo? Quale è il rapporto tra estetica ed etica per l’esperienza gastronomica? Che relazione c’è tra immagine e gusto? È possibile una somaestetica del cibo? Il tutto verrà effettuato tramite la visione di note opere d’arte e di testi per ragazzi. I bambini ascolteranno e apprenderanno notizie nuove, scopriranno nuove forme e colori dei cibi, interpreteranno le immagini e giocheranno con la lettura, sperimentando emozioni nuove. Sarà un momento di socializzazione e condivisione del proprio lavoro.

TORRE DELL’OROLOGIO a cura di Fiordilibro
21:00 “Alimentazione e genitori” a cura della dott.ssa M. Concetta Strafella.
 21:30 “Alimentazione Consapevole” a cura del dott. Luigi Formisano. Alcune risposte su tutto quello che non avresti mai avuto coraggio di chiedere sul cibo.

Modera gli incontri Anna Onesimo.

 22:00 “La Puglia che mangia differente” di Cucina Mancina, edito da Union Camere Puglia. Racconti cura di Lofrenza Dadduzio. Assaggi a cura di Agnese Cimino e Lorenzo Venneri di “Mandorle e Miele”.
Un ricettario polifonico dedicata a tutti coloro che per scelta o necessità mangiano differentemente (vegetariano, vegano, senza glutine, senza lattosio, pochi grassi, pochi zuccheri, poco sodio, curiosi alimentari), il risultato del lavoro corale di 48 chef e foodblogger pugliesi che, coordinati da cucinaMancina, hanno proposto ricette creative ricombinando i prodotti tipici pugliesi e rivisitato i piatti della tradizione pugliese per il gusto di chi mangia differente. Flavia Giordano è Co-Founder, Direttore Editoriale e Social di Cucina Mancina ha pubblicato con Lorenza Dadduzio “Eat Different”, Gribaudo Editore.

CENTRO STORICO – VARI LUOGHI
 21:00 Compagnia Ammirata (8 attori sparsi lungo il percorso e abbinati a dei prodotti locali)
Facendosi e facendo la domanda “Come vogliamo vivere?!”, domanda che è anche un’affermazione, realizzeranno: “una lettura poetica e sincera delle nostre vite e dei nostri sogni”. Gli attori si esprimeranno attraverso letture incentrate su “la favola, il sacrificio, l’indifferenza, la scelta, il silenzio, la consapevolezza, la differenza, l’abbandono, il tempo, l’arte, la volontà”. Siamo in una sala d’attesa di un ipotetico giudizio universale. Ci sarà concesso di vivere la nostra vita se saremo convincenti nella nostra “audizione” su come vogliamo vivere, se saremo all’altezza potremo fare lo spettacolo più importante della nostra vita: esistere.
Una popolazione di nuove creature (o semplicemente di esseri umani) che portano alla gente e al pubblico dei teatri e della strada la loro visione del mondo, senza pretendere di dare insegnamenti o di essere i nuovi profeti, ma con la forza di una visione sincera di un proprio futuro possibile. Nutriti dalle nostre parole, da quelle dei classici e indossando vestiti che possano diventare nuove livree di un mondo possibile. Una compagnia di nuovi santi, o animali di una mitologia contemporanea, compagnia di girovaghi convinti del potere dell’arte che può arricchire e trasformare il mondo e le comunità.

VIA UMBERTO I
 21:00 Presentazione dei documentari “Il Cibo dell’Anima” di Piero Cannizzaro. Presentano l’assessore alla cultura Daniela Vantaggiato e l’autore. A seguire proiezione.

 23:30 “La grande bouffe” di Massimo Donno e Simone Franco. Concerto.
Nel 2013 è ricorso il quarantennale dell’uscita del film La grande bouffe (La Grande Abbuffata) film italo – francese per la regia di Marco Ferreri. Quattro amici decidono, con l’espediente del cibo, di dare fine alla loro esistenza. Il film rappresenta una fine metafora della società dei consumi ed in particolare l’esaurirsi di un potere e di tre prodotti dell’ideologia borghese: la giustizia, interpretata dal giudice Philipe (Philipe Noiret), l’arte e lo spettacolo interpretate dal produttore televisivo Michel (Michel Piccoli), la cucina ed il cibo rappresentate da Ugo (Ugo Tognazzi), l’amore galante e l’avventura, nel personaggio di Marcello (Marcello Mastroianni). Nell’intento del regista c’è la critica al benessere ed ai consumi che, hanno in sé già dalla loro genesi, il germe della propria autodistruzione. Il cibo, quindi, non più come metafora del nutrimento e della crescita ma arresto della stessa, involuzione e degenerazione dello sviluppo umano, antropologico e culturale.
Nello spettacolo La grande bouffe si dà risalto agli aspetti caratterizzanti i quattro personaggi, si regala una voce, fisica e melodica, alle quattro istanze analizzate nel film – racconto di Ferreri. Attraverso l’espediente narrativo del regista, il tema si attualizza, si contestualizza ai (presunti) mutamenti avvenuti in questi quarant’anni. Il tutto attraverso la riproposta di monologhi tratti dal film, canzoni che trattano il tema del cibo, da Buscaglione a De Andrè, da De Gregori a Gaber, fino alle composizioni inedite di Massimo Donno (La Grande Abbuffata Atto I e Atto II, brani che entreranno a far parte del prossimo album del cantautore).

PIAZZA CAVOTI
 22:00 “Sotto Sotto” Monologo in forma di racconto di Renato Grilli (anteprima nazionale preceduta da stage di allestimento 26-29 agosto Teatro della Voce a CB in collaborazione con Teatro Naturale).

AREE RISTORAZIONE con Prodotti Tipici

Amarcord P.zza S.Pietro
Anima e Cuore, C.so Garibaldi
Il Covo della Taranta, C.so Garibaldi
La Corte del Fuoco, Via Cavour (Show cooking e musica)
Mordi e Fuggi, Via Vittorio Emanuele
Caffé della Basilica, Piazza Orsini
L’Angolo del Pasticciere, Via Vittorio Emanuele
Stifanelli, Via Vittorio Emanuele
Polleria e Salumeria, via Orsini

“Standing pianos”, il progetto che vede pianoforti sparsi per il centro storico della città e disponibili a quanti hanno voglia di suonarli, grandi e piccini.

Open Days – Aperture straordinarie per una Puglia fuori dall’ordinario, finalizzato alla fruizione dei beni culturali, materiali e immateriali, della Puglia attraverso visite guidate nei centri storici e itinerari accessibili a tutti dalle ore 20.00 alle ore 23.00.
Per info Angela Beccarisi 328.3890283


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