Questa è la notte di San Giovanni: in questa festa, secondo un’antica credenza il sole si sposa con la luna dando vita al Solstizio d’Estate…si organizzano falò con gli amici, si guarda il cielo con la speranza di vedere le stelle cadenti artefici dei nostri sogni e desideri…
E’ tempo di gioia e spensieratezza, di allegria e voglia di vivere…questa è l’estate.
Ma la notte del 24 giugno è anche un momento di antiche tradizioni e superstizioni (che personalmente trovo piene di fascino)…nel corso del tempo, c’e’ stato infatti un mischiarsi di tradizioni antiche, pagane, e cristian, che dettero origine a credenze e riti in uso ancora oggi.
I falò accesi nei campi la notte di S. Giovanni erano considerati, oltre che propiziatori anche purificatori e l’usanza di accenderli si riscontra in moltissime regioni europee e persino nell’africa del nord.
I contadini si posizionavano principalmente su dossi o in cima alle colline, e accendevano grandi falo’ in onore del sole, per propiziarsene la benevolenza e rallentarne idealmente la discesa; spesso con le fiamme di questi falo’ venivano incendiate delle ruote di fascine, che venivano fatte precipitare lungo i pendii, accompagnate da grida e canti.
Come gia’ detto sopra i falo’ avevano pero’ anche funzione purificatrice: per questo vi si gettavano dentro cose vecchie, o marce, perche’ il fumo che ne scaturiva tenesse lontani spiriti maligni e… streghe
In alcuni casi si bruciava, come per l’epifania, un pupazzo, cosi’ da bruciare in effige la malasorte e le avversita’.
Inoltre si faceva passare il bestiame tra il fumo dei falo’, in modo da togliere le malattie e proteggerlo sia da queste sia da chiunque vi potesse gettare fatture e malie.
Gettando erbe particolari (come la verbena) nel fuoco del falo’ si allontana la malasorte.
La mattina del 24 Giugno le persone girano tre volte intorno alla cenere lasciata dal falo’ e se la passano sui capelli o sul corpo, per scacciare i mali.
La notte di San Giovanni, nella nostra Puglia può aiutare le donzelle a scoprire se prenderanno marito e quale sarà la loro futura professione, attraverso una tecnica particolare che scoglie i piombini di ferro (io l’anno scorso sono stata testimone e protagonista di quest’usanza…ma è un’altra storia)…Buone stelle
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