Nel video-citofono mi appare il faccino di Gabriele.
Il Manuale della Giovane Kohler in queste situazioni prevede le seguenti mosse:
1) Assicurarsi che dalla strada si veda la luce accesa nel salone;
2) Non rispondere al citofono, fingendo di non essere in casa;
3) Sbirciare da dietro le tende la figura che si allontana – si spera – per non tornare più.
E invece, schiaccio il pulsante d’apertura del portone. Senza dire una parola.
In due minuti è sul pianerottolo.
Trenta e lode, dice lui. E poi mi dà un bacio.
Congratulazioni. Entra, gli dico.
Due giorni di full immersion, senza vedere né sentire nessuno. Ed è andata bene. Ora, sono tutto per te.
Come al solito, non avevo capito un cazzo.