Forse non è uno psicopatico, di certo ha atteggiamenti da cafone maleducato: nella notte in cui l’Arsenal dice addio alla Champions League, Nicklas Bendtner minaccia un tassista prima di slacciarsi i pantaloni e strusciarsi sul taxi.
Nicklas Bendtner, attaccante dell’Arsenal (huffpost.com)
A raccontare il triviale show notturno del danese è stato lo stesso tassista al quotidiano danese BT: “In 25 anni che faccio questo lavoro, ne ho caricati tanti di ubriachi, ma una cosa del genere non l’avevo davvero mai vista”. Bendtner non scende in campo con i Gunners dal 2 febbraio ma la scorsa settimana ha risposto alla convocazione della Danimarca.
Approfittando della trasferta in Germania dei suoi compagni, eliminati dal Bayern Monaco, l’ex attaccante della Juventus è volato in Danimarca per concedersi una serata, ad alto tasso alcolico, con gli amici di sempre, poi conclusasi all’alba. “Erano tutti piuttosto ubriachi, appena saliti in auto hanno preso alcuni miei oggetti personali che avevo fra i sedili – il racconto del tassista -. Quando ho chiesto di ridarmeli, Bendtner è andato letteralmente fuori di testa. Mi ha urlato che se non fosse stato così famoso mi avrebbe fatto a pezzi e poi mi ha chiamato ‘piccolo maiale’”.
Solo la minaccia di chiamare la polizia ha convinto il gruppo a scendere dal taxi, ma una volta in strada Bendter si è slacciato i pantaloni e ha cominciato a strusciarsi contro il finestrino del taxi, insultando al tassista. “Mentre chiamavo la polizia sono intervenuti i suoi amici e lo hanno trascinato via”, ha concluso il tassista. Non più tardi di un mese fa il danese aveva dichiarato alla stampa di non essere uno psicopatico interessato solo a divertirsi ma un serio professionista: puntuale, alla prima occasione, è giunta la smentita.