"Mamma li cannibali!"
I cannibali a me non sono mai piaciuti particolarmente. Come? Uno che si chiama Cannibal Kid e che ha un blog che si intitola Pensieri Cannibali non ama i suoi simili? Cos’è, scemo? Sì. Sono scemo e sono una contraddizione vivente. Per spiegare meglio la mia posizione nei confronti dei cannibali, quest’oggi vi racconterò quindi com’è nato il mio nome d’arte. Nome d’arte… diciamo nickname che impegna meno e soprattutto fa meno megalomane. Giusto per sfatare qualche falso mito che circola in rete (oddio, forse), la mia scelta di farmi chiamare Cannibal Kid non è tanto un omaggio agli scrittori Cannibali popolari negli anni ’90, quelli come Enrico Brizzi e Aldo Nove, che pure mi sono sempre piaciuti parecchio. Né tanto meno è una celebrazione di Hannibal the Cannibal Lecter, personaggio che ho adorato unicamente nella versione di Anthony Hopkins ne Il silenzio degli innocenti e mai più in alcuna altra incarnazione, nemmeno quella dello stesso Hopkins nel pessimo Hannibal di Ridley Scott. E non è neppure perché mi piace la carne umana, come qualcuno magari potrebbe pensare. Il nome Cannibal Kid l’hoPerché avevo bisogno di un nickname? Era il 2001 e mi ero messo a fare musica elettronica. Producevo soprattutto pezzi electro e basi hip-hop che vi potete andare a sentire sulla mia pagina MySpace perché, ebbene sì, in quella lontana epoca MySpace andava alla grande. Fu così che diventai Cannibal Kid, un nickname che poi mi sarei tenuto anche in seguito nella mia attività come blogger e che avrebbe ispirato il titolo del mio sito, il qui presente Pensieri Cannibali. Questo è quanto. Questa è la storia del mio nome. Qualcuno poteva immaginare io fossi un vero cannibale o, per lo meno, fossi patito di cannibalismo e di pellicole sull’argomento, in realtà no. A parte i film con Hannibal Lecter, non credo di averne mai visti. Non ho mai nemmeno guardato il leggendario Cannibal Holocaust. Per provare a colmare un po’ questa mia paradossale lacuna cannibalesca ci pensa allora il film di cui vi parlo questa notte, L’insaziabile.
L’insaziabile (UK, Repubblica Ceca, USA 1999) Titolo originale: Ravenous Regia: Antonia Bird Sceneggiatura: Ted Griffin Cast: Guy Pearce, Robert Carlyle, Jeremy Davies, Jeffrey Jones, Jeffrey Spencer, David Arquette, Stephen Spinella, Neal McDonough Genere: cannibale Se ti piace guarda anche: Tremors, The Woman
L’occasione per recuperare finalmente le mie radici cannibali mi è stato regalata da Notte horror, uno speciale evento organizzato da noi blogger cinematografici per rispolverare la mitica trasmissione notturna di Italia 1 di una volta. Quella in cui venivano trasmesse le pellicole più horror e strane in circolazione. Tra i vari film passati nel corso degli anni a Notte horror c’è stato anche questo L’insaziabile, un film più strano che horror. Se cercate una visione in grado di farvi venire una strizza completa, non è questa. È più una visione inquietante che terrorizzante, perché il tema del cannibalismo è davvero inquietante, persino per un Cannibal Kid come me.
L’insaziabile ha il merito di sviscerare l’argomento sotto vari punti di vista. Quello umano, attraverso il protagonista Guy Pearce, un capitano impegnato nella guerra tra USA e Messico di metà Ottocento, che si trova a dover assaggiare della carne umana. Per necessità fisica, non per gusto personale come fatto ai Mondiali da Suárez con il gustoso piatto italiano Chiellini. Guy Pearce si trova inoltre ad avere a che fare con degli altri cannibali. Diventeranno tutti quanti amici e si metteranno a cantare in coro questa fantastica canzone 80s del Gruppo Italiano, “Noi siamo cannibali”?
"Che delusione, quel Cannibale.
E io che mi aspettavo mangiasse per davvero le persone...
o almeno i bambini come i comunisti."
Questa puntata finisce qui, ma Notte Horror prosegue su altri blog. Scoprite quali dando un'occhiata al programma completo dell'evento più spaventoso dell'estate qui sotto, e recuperando le bellissime puntate precedenti trasmesse dai seguenti blog:
Il giorno degli zombie
Non c'è paragone
Solaris
MontecristoIn Central Perk
Il Bollalamancco di Cinema