Nottetempo

Creato il 03 aprile 2014 da Ussy77 @xunpugnodifilm

Tre destini che si perdono nella notte

Ambizioso e diretto con mano sicura, Nottetempo (2013) non riesce ad appassionare lo spettatore e, perdendosi nel tentativo di scomporre e ricomporre i pezzi del puzzle, rende esclusivamente il tutto più confusionario.

Napoli, una corriera si rovescia a lato dell’autostrada. Il poliziotto-rugbista Matteo accorre in aiuto e riesce a salvare una sola passeggera (Aissa), che lo conosceva da giovane e del quale era segretamente innamorata. Senza un apparente motivo il giorno dopo Matteo lascia Napoli e si reca a Bolzano (suo paese di origine) per risolvere delle questioni lasciate in sospeso. La stessa Aissa, aiutata dal cabarettista in rovina Enrico, si muove verso Bolzano per confessare il suo amore a Matteo.

Nottetempo fatica a inserirsi in un genere prestabilito. Difatti la pellicola diretta dall’esordiente Francesco Prisco è allo stesso tempo un noir, un thriller e un drammatico. E forse la commistione (eccessiva) di generi non permette al film di farsi coinvolgente, evidenziando buchi e avvenimenti poco plausibili in modo vistoso. E per un prodotto che si pone come obiettivo il trovare la giusta posizione a ogni tassello è sicuramente un demerito.

Nonostante tutto l’ambizione c’è e questa produce una buona padronanza della macchina da presa e una costruzione visiva precisa. La fotografia oscura che avvolge la vicenda non cambia, segue un interessante percorso e non perde mordente sia che si trovi a Napoli che a Bolzano. E alcune sequenze appaiono ben realizzate a partire dal ribaltamento e dall’esplosione dell’autobus, un incipit che risulta verosimile e non abbozzato. Purtroppo il resto lascia un po’ a desiderare. L’incongruenza delle tre storie che si intersecano, le coincidenze che appaiono surreali e il rugby (come metafora di vita) si perdono per strada e faticano a rendere Nottetempo un prodotto decisamente accattivante.

Dall’ispirazione tipicamente refniana, Nottetempo mette in fila tre personalità molto differenti (e tutte perseveranti nell’inseguimento del proprio obiettivo), ma mostra il fianco nel momento in cui le vicende implodono e cercano una coesione narrativa, che non viene raggiunta a causa di un montaggio monco e di una colonna sonora che troppo frequentemente si rivela banalmente evocativa.

Uscita al cinema: 3 aprile 2014

Voto: **


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