nottetempo, la piccola casa editrice romana di Ginevra Bompiani, ha inaugurato la nuova collana narrativa.it dedicata a esordienti italiani e curata da Chiara Valerio, editor e scrittrice affermata. I libri si distingueranno anche per le copertine, ognuna affidata a un artista contemporaneo.
I primi due titoli sono Dammi un posto tra gli agnelli di Laura Fidaleo con la copertina illustrata da Sebastiano Mauri, già in libreria; Dio giocava a pallone di Giorgio Ghiotti con la copertina illustrata da Enzo Umbaca, in uscita a gennaio 2013.
Laura Fidaleo, trentenne di Formia, esordisce con una raccolta di racconti che l’hanno fatta paragonare a un Salinger degli anni Duemila. Giorgio Ghiotti, diciottenne romano che ancora frequenta il liceo, ha vinto quest’anno il Calvino Giovani del Lazio.
narrativa.it sarà presentata ufficialmente in occasione di Più libri più liberi OFF a Roma. Il 7 dicembre alle 20.00, alla Libreria Fandango Incontro (Via dei Prefetti, 22), Ginevra Bompiani, Rosetta Loy e Chiara Valerio parleranno dei primi due titoli della collana insieme agli autori Laura Fidaleo e Giorgio Ghiotti.
Intervista a Chiara Valerio
Chiara Valerio è nata a Scauri nel 1978 ma vive a Roma; ha una laurea in matematica ma fa l’editor e la scrittrice. Il suo ultimo libro è Spiaggia libera tutti (Laterza, 2010). nottetempo ha pubblicato nel 2009 Nessuna scuola mi consola e La gioia piccola d’esser quasi salvi.
narrativa.it è la nuova collana di nottetempo dedicata agli esordienti italiani. In Italia ci sono così tanti esordienti da pubblicare, al punto di dedicare loro un’intera collana?
No, e in effetti non pensiamo di pubblicare più di due o tre titoli all’anno. I primi due li avevamo letti già da qualche tempo. L’idea di Ginevra Bompiani era di costruire una collana di “nuove scritture”. Che possono essere in prima battuta esordi, e in seguito, anche scritture e dunque scrittori i cui libri non hanno avuto sufficiente attenzione. narrativa.it è dunque una collana che cerca di rimodulare il concetto di esordio.
Da dove vengono i “suoi” nuovi esordienti? Dalle scuole di scrittura, dai blog, dai concorsi letterari, o dalle polverose pile di manoscritti che si accumulano in casa editrice?
Quando José Saramago ne Il memoriale del convento presenta a chi legge Padre Bartolomeo Lourenço de Gusmao, scrive che non era «erba che cresce nelle sacrestie». E poiché ho amato molto padre Bartolomeo, diffido di chi cresce nelle “sacrestie”. Tuttavia, la mia posizione – la temperanza forse è un portato dell’età – è diversa. Penso ci siano scrittori che, per la lingua loro e per quelli che la leggeranno, desiderano un periodo di “bottega”. E certe scuole di scrittura sono l’occasione di imparare i rudimenti di “un mestiere”. In ogni modo sia Laura Fidaleo che Giorgio Ghiotti sono giunti, per due strade diverse, in forma di manoscritto polveroso in casa editrice.
A inaugurare la collana è Dammi un posto tra gli agnelli di Laura Fidaleo, una giovanissima (è nata nel 1980) autrice che ha riscosso giudizi incoraggianti. Filippo La Porta l’ha paragonata a un giovane Salinger degli anni Duemila. Quale sarà la cifra degli autori della collana, a parte l’essere esordienti: la giovane età, il genere, lo stile, i temi trattati?
Quello del resto degli autori nottetempo, la lingua, il ritmo, il non somigliare a nessuno.
Il mestiere dell’editor e dello scrittore sono sostanzialmente differenti. Il suo essere editor e scrittrice al tempo stesso non rischia di creare un cortocircuito?
Non credo che uno sia uno scrittore o sia un editor. Credo che siano “mestieri” che non si può dire di fare. Si fanno e basta, quando si fanno. Lily Briscoe in Al Faro non riesce a dipingere fino a quando dice di dover dipingere. Non c’è nessun cortocircuito, e non ho mai trovato una vera differenza tra certe parole mie e certe parole di altri. Scrivo con le orecchie e leggo con le orecchie, questo intendo.
Lei ha una formazione scientifica, una laurea e un dottorato in matematica. Questo smentisce una volta di più l’incompatibilità tra numeri e parole. Come e perché ha scelto la via della letteratura e dell’editoria?
Ho sempre scritto perché mi piace sentire le storie, e mi piace che certe volte finiscano diversamente da come mi sono state raccontate. Ho sempre scritto perché sono una persona che scrive per spiegarsi le cose. Quando scrivo, capisco. La facoltà di matematica poi è l’unica facoltà di grammatica che possa immaginare. Sedici esami di simboli e coerenza, conseguenze, e causa effetto, linea del tempo e linee dello spazio. Racconto insomma. Per quanto riguarda il mio lavoro editoriale in senso lato devo molto a Mario Desiati che mi ha chiamato nella redazione di «Nuovi Argomenti» dove ho avuto l’occasione di discutere di libri editi e inediti. Per quanto riguarda il lavoro editoriale in senso stretto, il mio avere imparato che cos’è e come si fa un libro, sono certa che se non avessi incontrato Ginevra Bompiani, non sarei qui.
Quali sono i prossimi libri che curerà come editor?
nottetempo è un luogo collegiale, ci sono, per esempio, oltre la stessa Ginevra Bompiani, pure Lavinia Azzone e Anna Trocchi che lavorano sui testi, italiani e stranieri, di narrativa e saggistica, quindi non so quale sarà il prossimo. Diciamo che adesso, con Ginevra stiamo valutando due romanzi e un’altra raccolta di racconti, e che dunque, i prossimi libri li abbiamo già sul tavolo… abbastanza vaghezza da creare suspence?
Nell’attuale panorama dell’editoria italiana, quali sono le altre collane o case editrici che, secondo lei, hanno una migliore linea editoriale per quanto riguarda gli italiani esordienti?
Cito due editori indipendenti con i quali spesso mi confronto (e che dunque mi piacciono): Loretta Santini (Elliot) e Mario Desiati (Fandango).
nottetempo festeggerà tra poco dieci anni di attività. Un traguardo importante per un piccolo editore che sembra ben intenzionato a proseguire sulla strada della ricerca e della qualità. Che cosa vorrebbe augurare a Ginevra Bompiani?
Io come i bambini, vorrei che le cose non cambiassero mai. Quindi augurerei a Ginevra Bompiani di restare esattamente così. Intelligente, colta, spiritosa, attenta e curiosa, battagliera. E a nottetempo di continuare a lavorare così come stiamo facendo.