La collina di terra e di foglie chiudecon la massa nera il tuo vivo guardare,la tua bocca ha la piega di un dolce incavotra le coste lontane. Sembri giocarealla grande collina e al chiarore del cielo:per piacermi ripeti lo sfondo anticoe lo rendi più puro.
Ma vivi altrove.Il tuo tenero sangue si è fatto altrove.Le parole che dici non hanno riscontrocon la scabra tristezza di questo cielo.Tu non sei che una nube dolcissima, biancaimpigliata una notte fra i rami antichi.
da “Lavorare stanca”