Notturno di Alcmane (fr. 18 D.)

Creato il 29 settembre 2011 da Marvigar4

εὕδουσι δʼ ὀρέων κορυφαί τε καὶ φάραγγες

πρώονές τε καὶ χαράδραι

φῦλά τʼ ἑρπέτʼ ὅσα τρέφει μέλαινα γαῖα

θῆρές τʼ ὀρεσκώιοι καὶ γένος μελισσᾶν

καὶ κνώδαλʼ ἐν βένθεσσι πορφυρέας ἁλός·

εὕδουσι δʼ οἰωνῶν φῦλα τανυπτερύγων.

Le vette dei monti dormono,

dormono gli animali lenti

che la terra nutre,

e le creature montane

e le api e i pesci

nel fondale cupo del mare,

anche i volatili

dalle ali spiegate dormono…

traduzione di Marco Vignolo Gargini



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