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Nove anni di noi

Da Benben73

Prologo

Scena I – Martedì; giorno – Scendendo le scale per andare a pranzo – Personaggi ed interpreti: Tu ed Io – La sorpresa

Io: <<Sai che giorno è domani?>>

Tu: <<Il nostro anniversario. Nove anni. Sembra ieri.>>

Io: <<Allora ti ricordi?! Anche a me sembra ieri. A dire il vero, a me sembra sempre ieri.>>

Tu: <<E in questi nove anni ne sono capitate di cose.>>

Io: <<Potrei scriverci un post>>. Silenzio. Timoroso e rispettoso silenzio. Poi, l’ardita domanda: <<Posso?>>

Tu: <<Fallo pure.>>

E pensare che volevo farti una sorpresa, ma poi ci ho ripensato e solo perché non sei social quanto me. Certo, avere la tua benedizione mi ha portato a cercare nel  nostro album alcune foto, lasciando poi a te la scelta finale. Proprio perché non sei un frequentatore di quest’isola volevo che tutto fosse di tuo gradimento.

Nove anni

Pensieri in Unico Atto – Martedì; sera – Laboratorio di Nuvole e Gomitoli – Divano Giallo – Personaggi ed interpreti: Noi – Nebbia (non si vede un tubo)

Nove anni. Nove anni tondi tondi. C’era freddo ed uno splendido sole. Una bellissima giornata dopo una settimana di pioggia ed acquazzoni. Un regalo inaspettato. Ricordo che arrivata sul sagrato della chiesa con papà, per un attimo, pensai di voler tornare a casa: troppa gente in attesa della sposa. E sai quanto detesti essere osservata. Poi sei arrivato tu e, mano nella mano, siamo entrati in chiesa.

Da quel giorno abbiamo camminato assieme. Ci siamo accolti a vicenda. Abbiamo affrontato tante cose. Oggi ne abbiamo elencate alcune come la tua laurea, la ricerca del lavoro, il mio mollare l’avvocatura e fare un salto nel buio con i gomitoli. Abbiamo elencato le difficoltà, le carezze della vita e ed i suoi schiaffi. Ma non abbiamo menzionalo lui, lo schiaffo più grosso; quello sberlone che arriva a mano tesa, affonda nella guancia e ti sveglia da un sogno; quello che per me e per te è stato dolore: acuto, profondo, taciuto, smorzato e riaffiorato. Il dolore per il nostro fagiolino…il nostro piccolo tesoro. Quello, ti confesso, è il dolore più grande e il più dolce ricordo (quando uscivi per andare al lavoro, mi davi i bacini sulla pancia e ci raccomandavi dicendo: <<Fate i bravi voi due>>). Noi ce l’abbiamo messa tutta… ma…

… Ma, in questi anni ho scoperto d’avere un rifugio tutto mio: il tuo abbraccio. Sai quando mi accogli a braccia aperte e mi tiri fuori dai guai, quelli in cui mi caccio sempre? Beh, proprio quello. Quello è il mio rifugio più grande e più caldo. Può capitare qualsiasi cosa, ma lì mi accoccolo e passa tutto. Anche quando c’è stato il terremoto e ti sono svenuta tra le braccia. Ricordi? Pensavi fossi morta e non mi hai mai lasciata.

Tu, io ed i nostri abbracci. Quei piccoli momenti in cui il mondo scompare ed esistiamo solo tu ed io. I momenti in cui mi calmi il pianto e mi scacci le mille paure che mi travolgono.

Certo, alcune volte mi fai incazzare…. e diciamolo!!! Ma poi passa tutto. Le nostre incazzature durano il tempo dei temporali d’estate: spietati – a volte – ma veloci.

E i sogni, i desideri, i progetti, i viaggi che vorremmo fare, gli amici smarriti, gli amici ritrovati, la nostra magica mascotte, il tuo chiedermi: <<Sei felice? Hai rimpianti?>> alludendo al mio capitolo “forense” e lei, la domanda, quella che, nei momenti più inattesi ci poniamo: <<Ma tu mi sposeresti ancora?>>

<<Sì!>>

Sì e ancora sì, mille volte sì… Magari in un posto isolato. Il prete e noi due. Forse in una pieve, forse in campagna, magari in collina e – perché no? – in Toscana. In un posto piccolo piccolo come il nostro caldo abbraccio.

Io non so cosa ha in serbo il futuro per noi. Non lo so proprio. E se anche avessi il dono della preveggenza farei il possibile per non sapere. Vorrei dirti che ci saranno solo rose per noi. Ma mentirei. Nessuna rosa che si rispetti nasce senza spine. Vorrei dirti che la vita sarà buona e lieve con noi. Ma ti mentirei un’altra volta; lo sappiamo bene che non è così. Vorrei dirti che la nostra vita sarà tutta in discesa. Ma sarei proprio una bugiarda incallita. Abbiamo affrontato tante salite: alcune faticose, da togliere il fiato; altre più dolci, ma infinite. Io non so davvero nulla di ciò che accadrà domani, o tra una settimana o un mese o un anno. So solo che davanti alle carezze o alle sberle della vita noi saremo vicini sempre, avvolti in un abbraccio ed io accoccolata sotto i tuoi occhi azzurro cielo…

… Buon anniversario <3"><3"><3


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