
Ma non è della storia dell' Isolino che qui vogliamo scrivere, bensì di una breve, intensa e segreta storia d'amore che ebbe questo luogo come teatro.
Tutto accadde nell' estate del 1916.Lei è la contessa Vittoria Colonna, nata a Londra nel 1880, appartenente a una delle più blasonate famiglie romane. Nel 1901 conosce Leone Caetani duca di Sermoneta e si sposano nello stesso anno. È un matrimonio definito storico perché riunisce due grandi casate romane,divise da un odio atavico che risaliva al Medioevo.
I due coniugi sono però profondamente diversi: Leone è un solitario, si dedica a viaggi avventurosi nel deserto oppure si chiude a studiare nella biblioteca di Palazzo Caetani, inizia a scrivere la vita di Maometto e gli "Annali dell' Islam", una monumentale opera mai completata.

Viaggia da una parte all'altra dell' Europa in cerca di divertimento e di svaghi. Dall'unione di due personaggi così diversi nasce nel 1904 un figlio, Onorato, debole, malato, con difficoltà di apprendimento e deambulazione e la cui salute diverrà il più grave problema di questo matrimonio. Morirà ancor giovane.Nel settembre 1914 la principessa Vittoria va a trovare la madre Teresa Caracciolo che ha preso in affitto Villa Maria a Pallanza. L'Isolino la conquista, scrive al marito Leone:
Pensa: una piccola isola verde in mezzo al lago bleu ....un' isoletta che sarebbe tutta mia,un piccolo regno.La prende in affitto dai Borromeo e comincia a trascorrervi i mesi estivi, dedicandosi soprattutto al giardino e ai fiori . È per lei:
La casetta e il giardino dei miei sogni.E qui, come un uragano che tutto travolge, irrompe il terzo personaggio di questa love story del lago.


"...poi c'è il nostro segreto,quel meraviglioso crescendo che ci ha condotto di castità in castità alla nostra casta voluttà ! Oh! Le nostre notti! Il tuo pallone, il tuo smarrimento, il mio terrore, la nostra infinita comunione di corpo e di spirito..... Sei tutto per me,amore!amore mio!"La mattina del 17 agosto 1916, Umberto Boccioni muore nei pressi di Verona per una caduta da cavallo. Quello stesso giorno Vittoria, ignara della tragedia, scrive all'amato Umberto :
" La vita mi ha dato molto:se non mi ha dato di più è anche perché non ho saputo o non ho voluto prendere:ora voglio trovare la vera felicità ...".La vera felicità non là troverà mai più .Il 19 agosto la principessa legge sul giornale la notizia della morte. Come ultimo omaggio all'amato raccoglie i fiori dell' Isolino, va a Milano e ne riempie lo studio di Porta Romana; sono i tanti fiori, ormai secchi, che si vedono nelle fotografie dello studio scattate per i cataloghi postumi di Boccioni .

"Non potrò mai dimenticare l'Isolino, le ore passate in barca il giorno e la notte, il chiaro di luna riflesso nell'acqua, il bagno nella mia spiaggia, il caldo soffocante dell' estate e le forti raffiche di vento che d'autunno scendono dal Mergozzo."Vittoria Colonna muore a Roma il 17 novembre 1954.
Pietro Giuseppe Teruggi.
Didascalie
1- Isolotto di San Giovanni, posizionato di fronte all'abitato di Pallanza (Verbania).
2- Vittoria Colonna.
3- Umberto Boccioni.
4- Ritratto di Busoni.
5- Autoritratto di Umberto Boccioni.