Novecento
di Alessandro Baricco
Titolo: Novecento
Autore: Alessandro Baricco
Edito da: Feltrinelli
Prezzo: 5,50 EUR
Genere: Romanzo
Pagine: 62
Trama: Il libro racchiude la storia, raccontata dall’amico suonatore di tromba, sotto forma di monologo, di Danny Boodmann T. D. Lemon Novecento, pianista sul transatlantico Virginian. Abbandonato sulla nave da emigranti, viene allevato da uno dei componenti dell’orchestra. I suoi elementi naturali divengono il transatlantico, il mare e la musica. Non è mai sceso a terra e vive ed esiste solo sul Virginian dove presto diventa un pianista di successo. Anche se non ha mai visto che mare e porti, viaggia moltissimo, con la fantasia, carpendo le notizie dai passeggeri che incontra. A 32 anni decide di scendere a terra, ma all’ultimo momento Novecento ci ripensa e corre a rifugiarsi nuovamente nell’antro della nave.
di Sarinique
Baricco è sempre una garanzia. I suoi libri brevi ma intensi, mi regalano ogni volta letture emozionanti. Già con Omero, Iliade mi aveva stupito la prospettiva con cui aveva deciso di raccontare questo grande poema epico e adesso, con il monologo Novecento, mi chiedo come possa essere stato così innovativo.
Il titolo mi aveva fatto subito pensare ad un libro storico, che trattasse del 1900 appunto, delle due guerre mondiali ad esempio. Invece Novecento è un pianista, il pianista sul transatlantico Virginian. Baricco, attraverso la voce del suonatore di tromba, descrive come le persone si lasciano trasportare dalla sua musica emozionante, mentre noi lettori ci abbandoniamo alle sue travolgenti parole.
Secondo me è stata molto innovativa l’idea di un pianista nato su una nave dalla quale non scenderà mai. Ci si chiede come una persona possa decidere di vivere sempre sull’acqua, senza stancarsi mai, suonando per tutta la vita per un pubblico di passaggio.
Poi arriva la svolta.
Novecento decide di toccare finalmente la terra ferma e lo scrittore ci fa davvero credere che scenderà dalla nave. Infatti, non c’è niente di scontato quando, arrivato al terzo gradino della scala, Novecento torna indietro, perché il suonatore di tromba ci aveva davvero convinti che sarebbe sceso sulla terra. Anche lui ne era sicuro, tanto che, proprio in vista della sua nuova avventura, gli regala il suo cappotto. Si percepisce però la felicità del pianista di tornare nel suo luogo d’origine, di sentirsi di nuovo al sicuro tra le braccia della sua nave. Anzi, tra le righe si può percepire Novecento che si rimproverava malinconico di aver anche solo pensato di poter scendere dalla sua nave.
Uno dei passaggi che più mi ha intrigato di questo libro è stato sicuramente quello della gara di piano tra Novecento e l’inventore del jazz Jelly Roll Morton.
È a questo punto che si percepisce la vera passione del pianista per la musica, tanto che non arriva a capire il senso della competizione e suona ciò che lo rende felice, fregandosene della vittoria (che poi arriverà comunque).
In questo libro si parla di mare, quello in cui naviga il Virginian, ed è così che ci si sente mentre lo si legge: trasportati dalle parole. Si parla anche di musica, quella suonata da Novecento, ed è quello che si sente leggendo questo monologo: parole in musica, che creano una dolce sinfonia.
Se lo consiglio? Assolutamente sì.
Alessandro Baricco: (Torino, 25 gennaio 1958) è uno scrittore, saggista, critico musicale, conduttore televisivo, pianista, sceneggiatore e regista italiano, fra i più noti esponenti della narrativa italiana contemporanea. È tra i fondatori, a Torino, della Scuola Holden, un luogo dove si insegna una cosa chiamata storytelling: l’arte di narrare storie.