Novecento Tv: L’Altra Domenica (1976)

Creato il 09 agosto 2012 da Candidonews @Candidonews

In questo numero ci occupiamo de L’Altra Domenica, il contenitore televisivo ideato da Renzo Arbore ed Ugo Porcelli e che aprì l’era delle lunghe trasmissioni domenicali (Domenica In nacque qualche mese dopo).

Era il marzo del 1976, il momento storico aveva visto da poco la ‘riforma’ della Televisione. Il Programma Nazionale, nato nel 1954, era diventato Rete1 ed aveva assunto pienamente i canoni vicini alla democrazia Cristiana. Il Secondo Canale, creato nel 1963, era stato trasformato in Rete2, con un proprio notiziario, il Tg2 condotto da Piero Angela ed una propria connotazione culturale, vicina alla Sinistra socialista e comunista. La futura Rai3 sarebbe nata solo nel 1979 e quindi per tre-quattro anni, dal 1976 agli inizi degli 80 con la nascita delle tv private, la Rete2 fu l’unico canale in cui si potè assistere ad una qualche forma di sperimentazione televisiva.

L’Altra Domenica rappresenta proprio questo, pura sperimentazione. Al contrario della ‘istituzionale’ Domenica In, nel contenitore condotto da Arbore e da Maurizio Barendson si alternavano comici surreali, nuovi artisti e giochi divertenti. Figlia dell’esperienza della radiofonica Alto Gradimento, la trasmissione, della durata di piu di quattro ore, iniziava tutte le domeniche alle 13.30.

Vi furono quattro edizioni, sino al 1979. Alcune curiosità:

“L’altra domenica” rappresentò un trampolino di lancio per un giovanissimo Roberto Benigni che impersonava un improvvisato critico cinematografico. Non si possono inoltre dimenticare le gags del cugino americano Andy Luotto con i suoi “bbuono” oppure “nobbuono”, i servizi televisivi di una elegante Isabella Rossellini e quelli pieni di verve di una poco più che ventenne Milly Carlucci. Indimenticabile pure la sigla finale cantata e ballata dalle Sorelle Bandiera: per il comune senso del pudore dell’epoca rappresentava sicuramente uno choc.

“L’altra domenica” fu anche la prima trasmissione interattiva: il pubblico da casa poteva telefonare in studio e partecipare ai primi quiz telefonici: chi si ricorda “Indovina indovinello dove sta la caramello?” I premi erano puramente simbolici e lontani anni luce dagli attuali premi milionari (in euro!)

Nel corso delle trasmissioni veniva dato ampio spazio all’improvvisazione: la professionalità di Renzo Arbore e dei suoi collaboratori faceva sì che gli eventuali errori commessi fossero considerati come aspetti sostanziali delle gags.

Sigla

Dante, Roberto Benigni

Un Vasco Rossi ‘bambino’..


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