Ogni volta che preparo un post da pubblicare su questo blog, mi ritrovo spesso con parole che, per chi è esperto nel genere, sono piuttosto diffuse, ma che non sempre tutti ne sono a conoscenza.
Mi ritrovo quindi con la necessità di dover indicare una breve spiegazione che renda chiaro cosa si intende con quel termine, cosa che a lungo diventa fastidioso sia per me, durante la stesura di un post, sia chi ormai conosce cosa quel termine significa.
Ecco perché ho deciso che d’ora in poi, periodicamente, scriverò dei post che spiegheranno i vari termini tecnici che è possibile trovare in questo blog.
Cominciamo con alcuni termini che troverete qui leggerete spesso, che non hanno proprio a che fare con i manga e gli anime, ma che comunque trovano spesso ispirazione:
Novel
Questo termine è di origine inglese e potremo semplicemente tradurre con: “Romanzo”. Cioè un tipo di opera letteraria in cui vi è presente un racconto, di fantasia o reale che può raccontare vicende di diverso genere.
Il termine può quindi, essere considerato di tipo internazionale e non indica espressamente un romanzo di tipo giapponese, ma un romanzo in generale.
A volte io tendo ad indicare con la parola “novel” le light novel, quando di produzione giapponese.
Light Novel
Il termine light novel non può che derivare da novel stesso. Potremo tradurre con romanzo leggero, cioè un romanzo non particolarmente impegnativo che punta a una fascia di utenza di età più giovane.
La caratteristica delle light novel giapponesi è la presenza, all’interno del libro, di diverse immagini in stile manga, senza però che ci siano le classiche nuvolette dei dialoghi. Per certi versi potremo considerarli una via di mezzo tra un romanzo nel senso classico e un manga.
Questo tipo di opere, ultimamente in Giappone, stanno diventando piuttosto diffuse e di ampio successo. Le light novel vengono pubblicati in volumi nell’arco di diversi anni a cadenza irregolare.
Un esempio è Shakugan no Shana e Hidan no Aria, entrambi opere da cui poi, sono stati tratti anche dei manga e degli anime. Per il primo, la pubblicazione ha avuto inizio nel 2002 e solo quest’anno ha visto la fine con l’uscita in totale di 25 volumi; il secondo invece ha avuto inizio nel 2008 ed è ancora in corso, finora sono stati pubblicati 9 volumi.
In Italia che io sappia è molto difficile o quasi impossibile trovare questo tipo di prodotti, trovano più facile esportazione in America.
Visual Novel
Questo termine viene spesso confuso con light novel ma sono due prodotti totalmente differenti tra di loro. Infatti le light novel sono di tipo cartaceo, mentre le visual novel sono prodotti di tipo software.
Quest’ultimi sono molto diffusi in Giappone, è possibile trovarli sia per computer che per console, vanno molto di moda anche per le console portatili, un anime che potrebbe aiutare a capire di cosa parliamo è Kami no mizo shiru sekai.
Detto in parole semplici sono dei videogiochi che hanno una grossa abbondanza di testo scritto, accompagnate da delle immagini che indicano il personaggio con cui si sta parlando e lo scenario in cui si svolge il gioco.
La caratteristica principale di questo tipo di giochi è la presenza di due o più finali che dipende dal tipo di “route” che si sceglie (route: rotta, direzione). In poche parole il giocatore legge ciò che sta succedendo e a seconda delle scelte compiute la storia prenderà una direzione, portando a uno dei finali presenti, oppure a una bad end (finale cattivo).
In genere le storie di questo tipo di giochi sono basati sulla conquista di una delle tante ragazze presenti nella storia. La varietà però dei generi è molteplice, faccio alcuni esempi di cui si può vedere l’anime (che si ispirano proprio alla storia di questi videogiochi): Clannad e Phantom Requiem for the Phantom. Il primo è un gioco di genere scolastico che poi nella seconda parte diventa di tipo slice of life, il secondo invece è un gioco ambientato nel mondo delle organizzazioni criminali.
Esistono anche delle versioni femminili di questo genere di giochi, dove la protagonista del gioco è una ragazza ed è circondata da diversi ragazzi.
Questo genere di prodotti è impossibili trovarli in Italia, anche perché non hanno molto mercato. Sono difficilissimi trovarli anche in America, di conseguenza è quasi impossibile trovarne una versione inglese, ma inimmaginabile trovarla in italiano. A meno di non ricorrere a qualcuno che li traduca in maniera amatoriale.
Sinceramente non ho mai trovato qualcuno che li abbia tradotti in italiano, mentre in inglese è molto più facile (ma sempre complicato).
Eroge
Eroge in giapponese エロゲ, è la forma contratta di エロゲーム (ero geemu) che deriva dalla parola inglese ero-game, che a sua volta deriva da erotic game. Se non vi siete persi nei passaggi avrete già capito di cosa si tratta, ci tengo solo a sottolineare che si legge eroghe e non con la ge di Genova.
Gli eroge non sono altro che un tipo di visual game che hanno al loro interno delle scene hard o comunque erotiche. Non c’è molto da dire perché per certi versi sono la stessa cosa dei visual game.
Ho parlato anche di questo termine per un semplice motivo, molti anime (soprattutto del tipo harem) sono tratti da questo genere di giochi. Ne faccio qualche esempio: Shuffle, Fate/stay night, School Days, Da Capo, Kanon, Kimi ga Nozomu Eien, oppure gli attuali Mashiro iro Symphony, Maken Ki e Maji de Watashi ni Koi Shinasai (su questi ultimi guardate le impressioni sugli anime d’autunno per saperne di più).
Per alcuni di essi sembra abbastanza ovvio la loro origine ma per alcuni come ad esempio Kimi ga Nozomu Eien o Fate/stay night, risulta a volte del tutto inaspettata.
Questo genere si trova quasi esclusivamente su PC poiché quando vengono trasposti su console, vengono ripuliti di tutte le parti hard. Cosa che succede tra l’altro anche alle trasposizioni anime.
Anche questi come le visual novel vale il discorso che hanno un mercato quasi unicamente in Giappone, a parte alcune piccole eccezioni.
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