Novelle di fine anno

Da Loredana V. @lorysmart

Nella nuova raccolta di novelle “Le mille ed una proroga” c’è pure la copertura del buco di bilancio della città di Roma.


Orbene, è la nostra capitale e, forse, merita qualche attenzione in più dei comuni capoluoghi di provincia, però mi chiedo perché i soldi non siano stati spesi per migliorare la città ed i suoi capolavori, tanto da “costringere” Della Valle a fare il mecenate ed a  metter mano al portafoglio per procedere alla ristrutturazione del Colosseo.
No, il buco deriva da anni ed anni di mala gestione, quali l’effettuazione delle “Notti bianche” ed altre sciocchezzuole simili.


Quindi, se a suo tempo i romani hanno fatto le cicale, perché le previdenti formichine italiane devono aprire il proprio borsellino per risanare il deficit?

In situazioni simili si dichiara fallimento e si processano i responsabili. Qui invece siamo tutti noi a dover pagare.


E speriamo che si tratti “solo” del bilancio di Roma (400 milioni) e che non ci si debba accollare anche quello del MPS di ben 3 miliardi, al confronto dei quali il milioncino speso dalla regione Lazio per i corsi fantasma che, causa prescrizione è stato restituito agli imputati, fa la figura delle classiche noccioline.



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