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Novi Sad (Kiev-Roma da Ramingo parte 19)

Creato il 03 febbraio 2016 da Alessio Sebastianelli @bastianatte

Si trova sulle rive del Danubio circa 90 km a nord di Da segnalare che a metà di Belgrado, dalla quale è facilmente raggiungibile in poco più di un'ora sia col treno (leggermente più lento, anche se comodo e permette di godere di bei panorami) che col bus. Le stazioni ferroviaria e degli autobus si trovano affiancate nella zona settentrionale dell'area urbana, distanti un paio di chilometri abbondanti dal centro storico, ma ben collegate tramite alcune linee di autobus urbani che percorrono il largo viale Oslobodenja, che taglia tutta la parte occidentale del centro ed è un susseguirsi di palazzoni, uffici e alberghi, ma è anche dotato di larghi marciapiedi e ricco di negozi e mercati. Bulevar Mihajla Pupina, la strada che porta al ponte sul Danubio, e all'inizio della via Jevrejska, proprio di fronte alla Sinagoga, ci sono due piccoli uffici di informazioni turistiche dove rimediare una cartina della città e qualche consiglio.

La maggior parte dell'agglomerato urbano di Novi Sad si stende sulla riva occidentale del Danubio, e le zone periferiche a ovest della suddetta La direttrice principale del centro storico, formata dalle vie acciottolate Oltre al "corso" però, il bello della città vecchia di Novi Sad consiste nell'avventurarsi lungo le stradine laterali, anche queste pienissime di localetti, e scoprire molti altri scorci pittoreschi per terminare magari sotto a un palazzo barocco con un cupolotto sormontato da una statua o ritrovarsi di fronte alla chiesa ortodossa
Bulevar Oslobodenja non sono molto attraenti, con casermoni sovietici e paesaggi industriali, ma tra il vialone e il fiume sorge invece una città vecchia molto graziosa, fatta di architetture tipiche delle città asburgiche e con una pittoresca zona pedonale piuttosto vasta.
Kralja Aleksandra, Zmaj Jovina e Saborna o al vicino Vladicanski Dvor, il palazzo del vescovo in stile bizantino. Anche qui poi, caratteristica tipica di alcune città dell'impero austro-ungarico già notata precedentemente a Lviv e a Sibiu, un'importanza fondamentale è riservata ai passaggi pedonali, spesso non segnati su nessuna cartina, che permettono di accedere a un mondo nascosto fatto di cortili con negozi e altri ristoranti e birrerie. Dunavska regala una moltitudine di scorci su case barocche colorate con al piano terra un susseguirsi quasi continuo di bar, ristoranti e classiche caffetterie in puro stile austro-ungarico. Trg Slobode è invece la bella piazza principale, circondata da scenografici palazzi storici e dominata sul lato nord dalla Cattedrale Cattolica, con l'alta torre campanaria, e su quello meridionale dalla facciata barocca del Municipio. Alle spalle del Municipio un altro piazzale è riempito dalla mole moderna del Teatro Nazionale Serbo, mentre dietro la Cattedrale si apre un'altra piccola graziosa piazza con una fontana al centro e varie taverne.

Una valida alternativa al percorrere tutta
Bulevar Mihaila Pupina per dirigersi verso il ponte sul Danubio è quella di attraversare il piccolo ma piacevole Dunavski Park, l'unico vero polmone verde del centro, partendo dalla fine della zona pedonale di via Dunavska e passare così anche davanti al Vojvodina Museum, il più importante della città custodito in un monumentale palazzone neoclassico.
Oltre a mostrare dei bei panorami sul grande fiume, il ponte permette di raggiungere la municipalità di Petrovaradin sulla sponda orientale, ovvero l'insediamento più antico della città, risalente all'epoca celtica preromana, fulcro della storia cittadina (mentre invece l'odierno centro è della fine del XVII secolo), le cui strade acciottolate regalano dei suggestivi scorci sui palazzi antichi e un po' malandati e inoltre è ospite della maggiore attrazione della regione.
La Fortezza di Petrovaradin infatti domina la scena dall'alto di una collina ed è ora casa di varie istituzioni culturali cittadine come il Museo Civico e il Planetarium, e nell'area più interna sorgono anche un hotel, ristoranti e club. In realtà la maggiore attrattiva della fortezza è proprio la sua scenografica vista dal basso, ma comunque vale la pena attraversare il ponte anche per passeggiare nel suggestivo borgo ai piedi della collina e ammirare le vaste fortificazioni che cingono tutta l'area.

Una delle attrazioni di Novi Sad è rappresentata dal grandissimo numero di taverne, ristoranti, birrerie, bistrot, caffetterie e simili: la zona pedonale, quella limitrofa e i passaggi ne sono davvero piene e la scelta su dove andare a mangiare è ardua. Io ho optato per il Da segnalare infine che su via
Cafè Opera, di fronte al parco in corrispondenza di un piccolo teatro, dove ho gustato una sontuosa karadjordjeva snicla e goduto dell'ottimo servizio. Jevrejska, proprio dove questa incrocia il Bulevar Oslobodenja, c'è anche un mercato a cui vale la pena di dedicare qualche minuto e che in vari punti della città c'è il wifi pubblico. Novi Sad si visita in meno di una giornata, e la relativa vicinanza con la capitale la rende una meta comoda e godibile per una gita, tuttavia il gran numero di locali della città vecchia suggerisce anche una certa vivacità, e potrebbe essere una buona idea fermarcisi una notte.


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