di Cristina di Giorgi e Ippolito E. Ferrario
Editore Castelvecchi (collana Analisi)
Pagg.256 – Euro 16,00
Con foto in b/n e un inserto fotografico a colori
In libreria dal 29 luglio 2010
Agli inizi degli anni Settanta, nel pieno di quella crisi di rappresentatività che portò una parte importante del neofascismo a distaccarsi dal Movimento Sociale, insieme alla galassia di sigle che connoterà la destra radicale nasce un fenomeno musicale e politico destinato a durare nel tempo: la cosiddetta «musica alternativa».
Dalla Compagnia dell’Anello agli Amici del vento, da Massimo Morsello agli Janus, da Walter Jeder agli ZPM, Il nostro canto libero, attraverso un’analisi serrata e le testimonianze inedite dei protagonisti, si confronta con la colonna sonora di un trentennio di lotte e con un immaginario spesso mistificato. Un’occasione importantissima per conoscere e capire dall’interno, insieme alla nuova destra, le contraddizioni che albergano nella società italiana.
CRISTINA DI GIORGI
(Roma, 1972), laureata in Giurisprudenza e Scienze politiche nonché cultrice di Storia contemporanea, ha pubblicato il saggio Note alternative (Edizioni Trecento, 2008). Giornalista pubblicista, collabora attualmente con diverse testate e siti Internet, occupandosi principalmente di cultura, politica e attualità.
IPPOLITO EDMONDO FERRARIO
(Milano, 1976), scrittore e giornalista, collabora con il «Secolo d’Italia». Dal 2004 è Cittadino Onorario del borgo di Triora, località in cui ha ambientato una trilogia noir (Il pietrificatore di Triora, Il collezionista di Apricale, Le notti Gotiche di Triora) pubblicata da Frilli tra il 2006 e il 2009. Per Mursia ha pubblicato Mercenari. Gli italiani in Congo 1960 (2009) e ha curato Legionario in Algeria di Sebastiano Veneziano (2010). Per lo stesso editore ha scritto, insieme allo speleologo Gianluca Padovan, Milano sotterranea e misteriosa (2008), Il segreto del Castello di Milano (2009) e “I segreti di Triora” (2010) insieme a M.A. Breda. Il suo sito personale è www.ippolitoedmondoferrario.it.