Marzo: in uscita il 19 la riedizione Einaudi di un Murakami (Norwegian Wood, Kafka sulla spiaggia, 1Q84) da tempo fuori catalogo, in una nuova traduzione dal giapponese.
A sud del confine, a ovest del sole, di Haruki Murakami - Einaudi, Supercoralli - 216 pagine, 20.00 euro Fino ad allora Hajime aveva vissuto in un universo abitato solo da lui: figlio unico quando, nel Giappone degli anni Cinquanta, era rarissimo non avere fratelli o sorelle, aveva fatto della propria eccezionalità una fortezza in cui nascondersi, un modo per zittire quella sensazione costante di non essere mai lí dove si vorrebbe veramente. Invece un giorno scopre che la solitudine è solo un’abitudine, non un destino: lo capisce quando, a dodici anni, stringe la mano di Shimamoto, una compagna di classe sola quanto lui, forse di piú: a distinguerla non c’è solo la condizione di figlia unica, ma anche il suo incedere zoppicante, come se in quel passo faticoso e incerto ci fosse tutta la sua difficoltà a essere una creatura di questo mondo. Quando capisci che non sei destinato alla solitudine, che il tuo posto nel mondo è solo là dove è lei, capisci anche un’altra cosa: che sei innamorato. Ma Hajime se ne rende conto troppo tardi – è uno di quegli insegnamenti che si imparano solo con l’esperienza – quando ormai la vita l’ha separato da lei. Come il dolore di un arto fantasma, come una leggera zoppía esistenziale, Hajime diventerà uomo e accumulerà amori, esperienze, dolori, errori, ma sempre con la consapevolezza che la vita, la vita vera, non è quella che sta dissipando, ma quell’altra, quella che sarebbe potuta essere con Shimamoto, quella in un altrove indefinito, a sud del confine, a ovest del sole. Una vita che forse, venticinque anni dopo, quando lei riappare dal nulla, diventerà realtà. Torna in libreria, in una traduzione completamente rivista, uno dei romanzi piú amati di Murakami Haruki: un’opera malinconica e romantica, una storia di raffinata delicatezza, in cui l’esplorazione dei piú diafani movimenti dell’anima riesce a descrivere l’universale, umanissimo conflitto tra necessità e desiderio, destino e libertà.
Già disponibile per Fazi il nuovo romanzo di John E. Williams, autore del fragoroso successo Stoner:
Butcher's Crossing, di John E. Williams - Fazi, Le strade - 359 pagine, 17.50 euro "Bastava un solo sguardo, o quasi, per contemplare tutta Butcher's Crossing. Un gruppo di sei baracche di legno era tagliato in due da una stradina sterrata e poco oltre, su entrambi i lati, c'erano alcune tende sparse". Ecco lo sperduto villaggio del Kansas dove, in una torrida giornata del 1873, giunge Will Andrews, ventenne bostoniano affamato di terre selvagge. L'America sta cambiando, la ferrovia in breve scalzerà la tensione verso l'ignoto che aveva permeato il continente, lasciando solo il mito della frontiera. Eppure, il giorno in cui Will sente sotto i piedi la sua terra promessa, esiste ancora la caccia al bisonte, un'esperienza portentosa, cruenta e fondante, archetipo della cultura americana. È questo che il ragazzo vuole: dimenticare le strade trafficate ed eleganti di Boston e rinascere in una terra che lo accolga come parte integrante della natura. Ma in questi luoghi lontani dalla costa orientale e dalla metropoli gli uomini sono legnosi, stremati dall'attesa di un riscatto mai ottenuto e negli occhi custodiscono tutta l'esperienza del mondo. La caccia, l'atroce massacro di cui Will si rende complice, è un momento hi cui si addensano simbologie, dove il rapporto tra l'essere umano e la natura diventa grandiosa rappresentazione, ma soprattutto è un viaggio drammaticamente diverso da ciò che il ragazzo si aspettava, da quel che immaginava di scoprire su se stesso e sul suo paese.
Ricordiamo anche che da giorno 7 sono disponibili nelle librerie i primi dodici titoli della nuova collana Live della Newton Compton, che ripropone in una nuova veste editoriale (e in un nuovo prezzo) i vecchi Centopagine- Millelire. Annunciata la prossima uscita di altri dodici titoli. Vi segnalo i soli classici di quelli attualmente proposti, perché mi ripugna pubblicizzare il romanzo a tema vampirico di infimo livello che è stato incluso:
Sigmund Freud, Il sogno e la sua interpretazione
F. Scott Fitzgerald, Il grande Gatsby
Fëdor Dostoevskij, Le notti bianche
Jane Austen, Lady Susan
William Shakespeare, Amleto
E. A. Poe, Racconti del terrore
Irène Némirovsky, Il ballo
Sun Tzu, L'arte della guerra
Aprile vede il ritorno nelle editorie italiane di Junot Díaz, vincitore del premio Pulitzer nel 2007 con La breve e favolosa vita di Oscar Wao (Mondadori, 2008):
E' così che la perdi, di Junot Díaz - Mondadori, Scrittori italiani e stranieri - 280 pagine, 16.00 euroIn una spiaggia della Repubblica Dominicana, una storia d'amore tormentata si inceppa. Nella lavanderia di un ospedale del New Jersey, una donna fa il bucato del suo amante e intanto pensa alla moglie di lui. A Boston, un uomo compra al suo unico amatissimo figlio la prima mazza da baseball, senza immaginare le conseguenze. E nel mezzo di queste storie c'è sempre l'irreprensibile, irresistibile Junior (già personaggio in La breve favolosa vita di Oscar Wao) con il suo desiderio d'amore, pari solo alla temerarietà che lo trascina da una donna indimenticabile all'altra. Dall'artistica Alma, all'anziana Miss Lora, a Magdalena, che considera tutti gli uomini sudamericani degli imbroglioni, fino all'amore della sua vita, che gli spezzerà il cuore. È così che la perdi mette a nudo con tenerezza e ironia tutti gli infiniti desideri e le inevitabili debolezze del cuore umano. E ci ricorda che la passione trionfa sempre sul buon senso.
Maggio: in uscita - annunciato già a ottobre dello scorso anno - un inedito di J.R.R. Tolkien:
La caduta di Artù, di J.R.R. Tolkien - Bompiani, I libri di Tolkien - 350 pagine, 18.00 euro Tolkien iniziò a scrivere questo libro pochi anni prima dello Hobbit, ispirandosi alle gesta del leggendario Re Artù ma reinterpretandolo con il linguaggio epico caratteristico dei suoi romanzi maggiori: lo Hobbit e il Signore degli Anelli. Sono gli ultimi giorni di Re Artù quelli che Tolkien ci racconta, quando la lotta fra Bene e Male, Giustizia e Sopruso arrivano alla resa dei conti. Un'avventura spettacolare e piena di colpi v di scena: la grande battaglia di Artù di ritorno in Britannia, il fascino di Ginevra, il tradimento di Mordred e i dubbi di Lancillotto.
Un romanzo in versi che porterà i lettori di Tolkien dentro una delle saghe più amate di sempre: quella dei cavalieri di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda.
Einaudi annuncia anche l'uscita del nuovo romanzo del premio Nobel Mo Yan:Le rane, di Mo Yan - Einaudi, Supercoralli - 220 pagine, 20.00 euroLe rane, ultimo romanzo del premio Nobel Mo Yan, è lo splendido, conturbante ritratto di una donna la cui vita attraversa e definisce la storia della Cina di oggi. Le sue scelte, le sue decisioni sono complesse, controverse, spesso discutibili: perché complesso e sofferto è il giudizio di Mo Yan sul suo paese.
Il drammaturgo Kedou, «Girino», (alter ego di Mo Yan), racconta in quattro lunghe lettere indirizzate a un amico, l’immaginario scrittore giapponese Sugitani Yoshihito (in realtà Kenzaburo Oe, grande amico di Mo Yan), la storia della zia paterna «venerata come la benevola Guanyin, dea della fertilità, e allo stesso tempo, odiata come il boia inesorabile che esegue le condanne a morte». Il Partito ha offerto alla zia «Gugu» una sommaria educazione medica e, dall’inizio degli anni Cinquanta, la donna diventa l’unica levatrice della sua regione. Non solo: da quando, nel 1965, il Partito, preoccupato per la crescita esponenziale della popolazione, inizia una campagna per il controllo delle nascite, Gugu si impegna in aborti e vasectomie forzate con lo stesso zelo con cui prima faceva nascere i bambini. La fedeltà agli ordini del Partito, però, sarà la rovina sua e delle persone che ama. Una donna, per non abortire, si getta nel fiume e annega. Un’altra – la moglie di suo nipote – è costretta a interrompere la gravidanza nonostante sia fuori tempo massimo, e muore. Fino a quando, una notte, tornando a casa, Gugu si smarrisce in una zona paludosa: il gracidare delle rane le ricorda il pianto dei bambini mai nati, i corpi gelidi degli animali, come piccoli feti abortiti, la circondano, la ricoprono, sconvolgendola. Cittadina di un paese che non riconosce, la Cina potenza economica globale di oggi, Gugu farà i conti con le conseguenze delle sue azioni, scoprendo il modo imprevedibile per cambiare vita e espiare le sofferenze che ha inflitto. Mai come ne Le rane Mo Yan aveva saputo distillare la sua particolare, obliqua visione della Cina, plasmandola nella storia di un personaggio epico e tragico, Gugu, e dell’universo che le ruota attorno.
Joyland, di Stephen King - Sperling & Kupfer, Pandora - 384 pagine, 19.90 euro Estate 1973, Heaven's Bay, Carolina del Nord. Devin Jones, squattrinato studente universitario, decide durante le vacanze di accettare un lavoro in un luna park. Appena arrivato nel parco divertimenti, popolato da strani personaggi, Dev scopre che il luogo nasconde un macabro segreto: nella Casa degli Orrori si aggira infatti il fantasma di una donna uccisa quattro anni prima in modo decisamente macabro. Per guadagnarsi il magro stipendio, il ragazzo non dovrà soltanto intrattenere i bambini con il suo costume da mascotte, ma anche combattere il male che minaccia Heaven's Bay. E difendere la ragazza della quale nel frattempo si è innamorato.
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Articolo di Sakura87