Magazine Cultura
Di solito i suoi romanzi mi attraggono sempre per il loro fascino e per un pizzico di mistero che titolo e cover sanno comunicare; ne ho adocchiato qualcuno, e ovviamente, non posso che mostrarlo anche a voi!
(qualcuno di quetsi è appena uscito, qualche altro verrà pubblicato tra giugno e luglio)
New York 1916 di Beatrice Colin
È il 1916 e, mentre l'Europa sta già vivendo la tragedia della guerra, in America si fa strada una nuova musica, esaltante, liberatoria, moderna, ricca di improvvisazione: il jazz, che di lì a poco uscirà dai ghetti dei neri per invadere pacificamente ogni casa e ogni locale, senza distinzione di colore, razza o ricchezza.
A New York il cuore della vita artistica è un triangolo di vicoli a Manhattan chiamato Tin Pan Alley, dove agenti teatrali, produttori, sale da concerto e da vaudeville popolano quello che per gli amanti della musica è ben più che un luogo fisico: è l'adrenalina di dieci, venti, trenta pianoforti che suonano contemporaneamente, è il ruggito delle macchine da stampa che sfornano cinquanta pagine di spartiti al minuto, il sesso e la malinconia del suono del nuovo secolo.
A Tin Pan Alley lavora come venditore di canzoni Monroe Simonov. Nato sull'oceano Atlantico a bordo di una nave di emigranti provenienti dalla Bielorussia, Monroe raggiunge ogni giorno il suo cubicolo alla Universal Music Corporation dove suona incessantemente al piano nuove canzoni per venderne gli spartiti.
A Tin Pan Alley coltiva i propri sogni anche Inez Kennedy, una bella ragazza del Midwest dai capelli ramati, che si mantiene lavorando come modella in un grande magazzino e aspira a diventare una ballerina o una stella del nascente cinema.
Monroe e Inez si incontrano, si amano follemente, condividono le stesse passioni, ma la loro storia è breve: Inez si allontana, attratta da qualcosa di diverso, da un futuro che soltanto il matrimonio con un uomo ricco e potente sembra poter offrire alla sua ambizione. E al giovane musicista non resta che comporre canzoni da dedicare al suo amore perduto.
Parallela scorre la vita di Anna Denisova, affascinante intellettuale russa, che attraversa l'America tenendo conferenze e scrivendo articoli in attesa che nella sua patria il regime zarista venga rovesciato.
Non appena i compagni rivoluzionari saliranno al potere e per lei non ci sarà più il pericolo di finire in prigione, Anna ritornerà in Russia, dalla sua unica grande passione, il figlio lasciato per inseguire il sogno di libertà.
Quando l'America entra nella guerra già in corso in Europa, e in Russia il comunismo si consolida al potere, gli eventi travolgono le vite di Monroe, Inez e Anna: arruolamenti e diserzioni, intrighi politici e disillusioni mettono in pericolo vita e affetti. E rimangono solo le canzoni, a dare speranza in un futuro senza tradimenti e menzogne, dove contano soltanto le leggi del cuore.
Pagine 384
Prezzo €17,00
Il libro di Zaffiro di Gilbert Sinoué
Toledo 1487: un anziano rabbino, uno sceicco di mezza età e un giovane monaco francescano, affratellati dal giuramento fatto a un comune amico ebreo finito sul rogo, decidono di intraprendere un avventuroso viaggio alla ricerca di una misteriosa tavoletta di zaffiro, dove, a detta di chi l'ha avuta tra le mani, sono impresse le risposte di Dio agli interrogativi fondamentali che da sempre l'uomo si pone sulla propria esistenza. Nel corso del rocambolesco pellegrinaggio attraverso la Spagna di Ferdinando e Isabella - una Spagna illuminata dalla luce livida dei roghi degli autodafè, incrudelita dalla guerra di Riconquista e minata dal mal sottile del fanatismo religioso e del furore antisemita - i tre scamperanno per un pelo agli agguati degli eserciti cristiano e musulmano, si apriranno un varco tra le fitte maglie tese dell'Inquisizione, troveranno il tempo di fare la conoscenza di uno stravagante marinaio genovese che parla castigliano e sogna di raggiungere le Indie navigando hacia ponente, e scopriranno il fine, con una certa sorpresa, che il fine del loro viaggio non è altro che il viaggio stesso.
Pagine: 576
Prezzo: € 15,00
Lo schiaffo di Christos Tsiolkas (nella mia wish list)
È un delizioso pomeriggio di fine estate a Melbourne, un tempo perfetto per i numerosi familiari, amici e colleghi accorsi al barbecue di fine settimana di Aisha e Hector.
Affascinante indiana con la carnagione scura liscia e intatta, e grandi occhi che brillano su un viso affilato e scarno, Aisha si aggira per il giardino di casa dispensando sorrisi agli ospiti e occhiate preoccupate ai tavoli imbanditi di samosa, melanzane e semi di aneto.
Hector, suo marito, un quarantenne di origine greca con un po' di grigio sulle tempie, la barba incolta sul mento, le rughe agli angoli della bocca, la mascella volitiva e i capelli folti, si guarda furtivo in giro con in mano una birra sottratta alla montagna di bottiglie immerse nel ghiaccio nella vasca da bagno. I suoi occhi sono alla disperata ricerca di una ragazza con una sfilza di brufoli sotto il labbro inferiore, le lentiggini sul naso, folti capelli biondi e gambe lunghe tornite nei jeans neri attillati. Si chiama Connie, e lavora nell'ambulatorio di veterinaria di sua moglie.
In un angolo del giardino, Bilal, un aborigeno appena convertito all'islam, cerca cortesemente di rifiutare una birra portagli da Manoli, il padre di Hector.
Harry, il cugino che ha fatto fortuna con le sue imprese, incede invece con aria appagata tra gli ospiti del barbecue, seguito da Rocco, suo figlio, e da Sandi, sua moglie, una serba con un corpo da fotomodella unito a uno stile da donna provocante, i capelli tinti e cotonati, le lunghe unghie dipinte, il trucco vistoso.
Anouk, la sceneggiatrice di soap che si è vestita come se dovesse andare a un cocktail party e non a una festicciola in giardino, con la gonna che lascia scoperto uno squarcio di pelle perlacea sopra gli stivali neri, presenta a tutti il suo ultimo trofeo: Rhys, un giovane attore con non grandi prospettive.
Rosie, intanto, amica di lunga data di Aisha, deve già badare a Hugo, il suo piccolo di tre anni, bello come un putto, con i capelli color paglia e gli occhi azzurri quasi spettrali, e impertinente come pochi, e al marito Gary, un chiacchierone che voleva fare l'artista e che invece si ubriaca puntualmente, come uno di quegli Australezi, come dice la mamma di Hector, che ce l'hanno nel sangue la sbornia.
Insomma, il barbecue sarebbe un normale barbecue della Melbourne cosmopolita dei nostri giorni se... se non accadesse l'impensabile.
Hugo, il putto tanto bello quanto pestifero, forse perché ancora allattato dalla mamma ed educato secondo i nefasti principi della più sfrenata anarchia, con grande disgusto di Hector e dei suoi, sferra un calcione negli stinchi di Harry. E il cugino Harry platealmente, lentamente, leva in alto il braccio a fendere l'aria e poi a colpire il bambino con uno schiaffo che echeggia nell'aria e incrina il crepuscolo.
Da quel momento l'esile equilibrio di quella piccola comunità, fatta di culture e mondi differenti, crolla. E i risentimenti, i pregiudizi sociali e razziali, le differenze di sesso e di età, riaffiorano prepotentemente, a scavare abissi incolmabili.Pagine 496Prezzo €18,00 Pubblicato: 16/6/2011
Per mare e per terra di Mitchell Kaplan
Spagna 1481. Durante il regno di Ferdinando e Isabella la penisola iberica vive una delle pagine più oscure della sua storia: Tomàs de Torquemada, a capo della Nuova Inquisizione in Castiglia e in Aragona, dà avvio a una persecuzione senza pari nei confronti degli ebrei e dei conversos, i cattolici provenienti da famiglie giudaiche convertite. La violenza è inaudita, per essere sommariamente processati e gettati in carcere basta un sospetto anche non confermato, e gli accusatori vengono gratificati con laute ricompense.
In quest'epoca di tumulti e sconvolgimenti, la vita di Luis de Santángel, cancelliere alla corte spagnola, scorre tra mille insidie e difficoltà.
Uomo ricco e di successo, Santángel tiene nascoste le proprie origini di converso con grande apprensione, poiché il prestigioso ruolo che ricopre rende ogni suo gesto ancora più visibile agli occhi degli inquisitori.
Quando nelle sue mani capitano dei misteriosi testi ebraici, la prima reazione non può quindi essere che di terrore cieco. Latore degli antichi testi è un giovane navigatore genovese, che ha accompagnato Santángel in un inutile viaggio a Roma per cercare di convincere il papa a frenare la follia di Torquemada. Il capitano, un uomo ambizioso che coltiva il sogno di raggiungere un giorno via mare le Indie, si chiama Cristoforo Colombo, e quei manoscritti gli sono stati affidati da un cartografo ebreo di Lisbona, con l'indicazione che tra essi vi è una pergamena di valore incalcolabile.
Tornato nella sua città, Saragozza, Santángel cede alla tentazione di approfondire la fede dei suoi avi attraverso la comprensione dei manoscritti ricevuti, pur sapendo di esporre se stesso e i suoi familiari al rischio di una morte atroce.
E quando uno scrivano ebreo reagisce alla lettura con stupore e sguardo angosciato, il rischio appare ancora più incombente e spaventoso: quella pergamena non dovrebbe esistere, molti ebrei sono stati massacrati nel tentativo di distruggerne tutte le copie in terribili autodafé.
Evidentemente quell'unico esemplare si è salvato, e ora il suo possessore è in grave pericolo.
Dopo sofferenze e lutti, dopo la consolazione e la perdita dell'amore, la prigione e la fuga, quando anche l'ultima speranza sembra abbandonare il cancelliere reale, un'unica, ultima fiammella rimane viva nel suo cuore: e se il progetto del capitano genovese non fosse poi solo un sogno?
Basato su un'attenta ricostruzione storica, Per mare e per terra è un avvincente romanzo storico che illumina il regno di Ferdinando e Isabella e la tragica svolta segnata dall'editto di espulsione degli ebrei dalla Spagna.Pagine: 320Prezzo: €17,00(data di pubblicazione non definita)
Storia della storia di Ida Hattemer- Higgins
(nella mia wish list)
Margaret Taub, giovane americana che lavora come guida turistica a Berlino, si risveglia un mattino d'autunno in un bosco alla periferia della capitale tedesca; è sporca, lievemente ferita, ma soprattutto incapace di ricordare come sia giunta in quel luogo e che cosa le sia successo.
Senza parlarne con nessuno, nei giorni e mesi successivi Margaret ritorna faticosamente alla sua quotidianità, fatta di tour storici sulle tracce delle vestigia naziste e di studio accademico alla Freie Universität. Ma, nonostante lo sforzo, la sua vita appare irrimediabilmente cambiata, impregnata ora di terrori improvvisi e di visioni in cui il passato della metropoli si fonde con il presente in una trasformazione continua. E intanto, quella notte nel bosco di Grunewald, assieme a tutto ciò che può avervi condotto, rimane nella memoria come un vuoto totale, con cui mano a mano che passano i mesi Margaret si abitua in qualche modo a convivere.
Il dramma sopito però esplode quando, due anni dopo, l'inquieta studentessa riceve l'inaspettata e misteriosa lettera di un medico che la convoca per un appuntamento nel suo ambulatorio, dichiarandosi "interessato alla sua sorte" e proponendosi di aiutarla come "chirurgo della memoria". Da quel momento, dopo una visita e un colloquio dai contenuti apparentemente surreali con una dottoressa anziana e cieca che si ostina a sostenere di conoscerla e a chiamarla con un nome diverso dal suo, la vita di Margaret si trasforma in un unico, continuo incubo in cui vari strati del passato storico e personale si sovrappongono. Nella sua mente si fa strada il ricordo del morboso rapporto sentimentale vissuto con uno studioso molto più vecchio di lei e cresciuto nella parte Est della Berlino divisa dal Muro, da cui il padre della giovane americana era invece fuggito per emigrare negli Stati Uniti. Contemporaneamente, le sue giornate si popolano di immagini allucinate provenienti dal tragico passato nazista della città: quella di Regina Strauss, una donna ebrea uccisasi con le sue figlie piuttosto che subire la deportazione, e quella di Magda Goebbels, la moglie del ministro per la Propaganda hitleriana che avvelenò i figli poco prima della disfatta del regime. Storie di madri, di figli e di morte, storie d'inimmaginabili sensi di colpa nel periodo più cupo che la Storia abbia mai conosciuto.
Con frenetiche letture e ancor più frenetiche corse attraverso una Berlino che vive e respira, Margaret capisce che, solo approfondendo la vita e la sorte delle due donne che perseguitano i suoi pensieri, può sperare di giungere finalmente a ricostruire il dramma vissuto da lei stessa fino a quel terribile e oscuro giorno nel bosco.Pagine 352Prezzo €17,00(data di pubblicazione non definita)
Birra e cazzotti di Brendan O'Carroll (il romanzo che desidero di più tra tutti!!!)
Per sopravvivere a Snuggstown, turbolento sobborgo di Dublino, ci sono due possibilità: pagare il pizzo alla mala, oppure riscuoterlo per suo conto. E per un poliziotto, ce n'è una sola: chiudere entrambi gli occhi.
Ma se nella chiassosa cittadina ti capita di nascere con il talento per la boxe, forse al destino c'è una via di scampo. E' questo ciò che pensano i fans del venticinquenne Anthony "Sparrow" McCabe, il miglior pugile irlandese dei pesi leggeri, in una calda sera del 1982, mentre assistono o ascoltano alla radio la finale europea di categoria in corso al palazzetto dello sport Sanmartino di Madrid. All'ottavo round l'avversario di McCabe è alle corde e per la vittoria manca solo l'ultimo pugno, quello del knock-out. Ma Sparrow quel pugno a un avversario impotente e umiliato non riesce proprio a sferrarlo, vorrebbe ma non può, potrebbe ma non vuole... e il sogno finisce.
Come succede per i grandi eventi, a Snuggstown quattordici anni dopo tutti ricordano ancora quel giorno, ricordano dov'erano e cosa stavano facendo nel momento della sconfitta di Sparrow: lo ricorda Kieran Clancy, che da giovane diplomato all'accademia di polizia è nel frattempo diventato sergente ispettore, intenzionato a tenere ben aperti gli occhi sulla malavita. Così come lo ricordano i fratelli Morgan e il loro capo, Simon "Semplice" Williams, intraprendente gangster diventato il boss della città, che risolve ogni contesa "semplicemente" suggerendo ai suoi sgherri di spargere un po' di sangue per far capire chi comanda nel giro di contrabbando ed estorsioni. Così come lo ricorda Eileen, la moglie di McCabe, che allora era accanto a un pugile giovane e sicuro di sé e che oggi si ritrova sposata a un uomo molto diverso, un uomo sconfitto non solo sul ring.
Perduta la sua via di scampo infatti Sparrow, ancora ossessionato da quella lontana serata spagnola, lavora come autista proprio per Simon Semplice, pur rifiutandosi di riconoscere i traffici di cui passivamente è partecipe: si limita a guidare, non guarda né dal finestrino né dallo specchietto retrovisore, non sa e non vuole sapere.
Ma quando all'elenco di imbrogli e pestaggi cui quotidianamente finge di non assistere, si aggiunge un omicidio, per McCabe tutto improvvisamente cambia: dopo quattordici anni trascorsi con la convinzione di non avere quel qualcosa di necessario per assestare il colpo decisivo; dopo quattordici anni passati a testa bassa, vivendo con vergogna, parlando il meno possibile e limitandosi a navigare a vista; dopo quattordici anni di fuga dal fallimento di Madrid, Sparrow capisce che ci può ancora essere qualcosa per cui valga la pena combattere. E' il momento di tornare metaforicamente sul ring. E questa volta si tratta di un incontro che il leggendario pugile di Snuggstown non può permettersi di perdere.
Cazzotti, birra, guardie e ladri, l'inferno e il paradiso di un pugile irlandese nel nuovo irresistibile romanzo di Brendan O'Carroll, l'autore di Agnes Browne.
Pagine 192
Prezzo €15,00
(data di pubblicazione non definita)
L'assedio di Krishnapur di J.G. Farrell
Nel 1857 a Krishnapur, uno dei centri più importanti dell'Amministrazione civile dell'Impero britannico in India, la vita, a parte qualche eccezione (qualche ufficiale che ambisce a essere un principe indigeno e mantiene tigri, amanti e chissà che altro), scorre serena e secondo il più rigoroso decoro e stile europei: balli, feste, ricevimenti, serate di poesia tra teche contenenti uccelli impagliati e altre meraviglie, divani ricoperti di cretonne color prugna, cobra fluttuanti dentro bottiglie azzurrine, tavolini drappeggiati da splendide tovaglie. La quiete di questa esistenza svanisce, però, di colpo il giorno in cui nella borsa dei dispacci, anziché i documenti attesi, vengono trovate quattro chapati, quattro piccole focacce di pasta non lievitata...
Basato su un episodio storico reale, la celebre e sanguinosa rivolta dei sepoy (i soldati nativi dell'esercito imperiale), L'assedio di Krishnapur narra dell'incombere cupo di un nemico impalpabile e inaspettato. Sorpresa e confusa dagli eventi, la comunità britannica si ritira, infatti, nella Residency, dove viene sottoposta a un lungo e snervante assedio, e dove Farrell, con sublime ironia e una prosa che è raro trovare nella letteratura contemporanea, presenta una indimenticabile galleria di personaggi: donne e uomini che, nelle condizioni più estreme, non perdono per un solo istante il loro aplomb britannico.
L'assedio di Krishnapur ha vinto il Booker Prize nel 1973 ed è stato tra i sei titoli finalisti al Best of Booker Prize nel 2008, in occasione del quarantennale del prestigioso premio letterario.
Pagine 400
Prezzo €12,00
(data di pubblicazione non definita)
Il mondo oltre la baia di Beverly Jensen
New Brunswick, Canada, 1916. Sull'arida Bay Chaleur il cielo è spesso una distesa lattiginosa abbandonata dalla luce. Le sorelline Idella e Avis Hillock non hanno, però, alcun timore a varcare la porta della loro casa a picco sull'oceano e ad avventurarsi nel bosco. A otto e sei anni, è bello farsi largo fra i rovi, scavalcando radici e alberi caduti e guazzando nelle pozzanghere alla ricerca di un piccolo ramo di biancospino.
Idella e Avis indossano scarpe di seconda mano, e dividono con Dalton, il fratello più grande, pasti a dir poco frugali, ma che importa se il cuore può gioire davanti a quei minuscoli fiori bianchi sospesi sull'erba come falene, e se basta una corsa a perdifiato nel bosco per essere felici?
Un giorno, però, come un esile soffione spazzato via dal vento, la felicità vola via.
Idella è in cucina, tentata dal pane lasciato sulla tavola, quando la signora Jaegel, la levatrice che ha aiutato la mamma a partorire una bambina, compare nella stanza con il viso imperlato di sudore e una bacinella d'acqua tra le mani. L'acqua fuma ancora quando scandisce a voce alta le sue terribili parole: «Se n'è andata».
Da quel tragico giorno della morte della mamma, tutta la nebbia di Bay Chaleur sembra penetrare in casa Hillock e foderarla da cima a fondo. In un silenzio irreale, ogni sera Bill, il padre, si chiude in cucina, in compagnia della sua amata bottiglia di whisky, a meditare sulla sua sventura: due bambine piccole, un figlio taciturno e una neonata da svezzare. E lui che si ammazza di fatica per cavare quattro patate in quella terra avara.
Gli anni passano, e Idella e Avis fanno del loro meglio per preparargli la cena e accudirlo. Ma più sgambettano intorno a lui bramose di servirlo più hanno paura dei suoi rimbrotti, della sua inquietudine, della sua smania e rabbia verso il destino maledetto che gli ha portato via la moglie lasciandolo solo.
Una volta diventate adulte la scelta per le sorelle Hillock è perciò obbligata: lasciare Bay Chaleur e fuggire lontano.
Idella, intelligente e saggia, concreta e timorosa di chiedere troppo alla vita, sposa Eddie, il primo uomo a dimostrarle interesse, si trasferisce nel Maine e gestisce con oculatezza e dedizione un negozio di alimentari.
Avis, indomita e decisa a lasciarsi indietro il peggio della vita, sceglie di vivere a Boston e rifiuta ogni impegno, passando da un uomo all'altro in un inconscio rifiuto di finire come sua madre, dedita alla famiglia fino a morire per mettere al mondo una bambina.
Magnifica, indimenticabile storia che si snoda tra il Canada e il New England, Il mondo oltre la baia attraversa le vite e i cuori di due donne diverse ma unite nel rapporto indissolubile con l'incombente figura di un padre artefice dei loro destini.
Pagine 368
Prezzo €17,00
(data di pubblicazione non definita)
Vita breve di un giovane gentiluomo di Jean Teulé
È martedì 16 agosto 1870 quando Alain de Monéys, giovane aristocratico del Périgord, esce da casa dei genitori diretto alla fiera di Hautefaye, il villaggio più vicino. Alain è un uomo di buon cuore, intelligente e gentile. La visita al mercato ha lo scopo di acquistare una giovenca per una vicina indigente e di trovare i pezzi per riparare il tetto del granaio di un altro vicino, altrettanto privo di mezzi. E con l'occasione Alain intende trovare interlocutori per il suo progetto di bonifica delle paludi della regione. Alle due del pomeriggio arriva all'ingresso della fiera. Due ore più tardi, la folla impazzita lo avrà linciato, torturato, bruciato vivo e, addirittura, mangiato. Come è stato possibile un tale orrore? Come può una popolazione pacifica - per quanto angosciata dalla guerra contro la Germania e minacciata da una carestia eccezionale - diventare preda in pochi minuti di una tale barbara frenesia? Con il pretesto di un'affermazione equivocata e di un'accusa di spionaggio totalmente infondata, seicento persone qualunque si dedicano per due lunghe ore alle peggiori atrocità, sottoponendo la povera vittima a una via crucis che termina quando il sindaco - quasi un Ponzio Pilato - dichiara alla folla: «Se volete, mangiate pure il suo corpo». Pochissimi, il curato e qualche amico del giovane, cercano di strappare la sfortunata vittima dalle mani della folla inferocita e solo Anna, una ragazza innamorata di Alain, rischierà la vita per salvarlo. In seguito, incapace di condannare seicento persone in blocco, la giustizia ne punirà solamente ventuno, tanti quanti i posti disponibili nella prigione di Périgueux. Quattro saranno condannati a morte, gli altri verranno inviati ai lavori forzati. Il giorno dopo il crimine, i partecipanti non sapranno dire altro che: «Non so cosa mi sia preso».
Una storia vera, uno dei più sconosciuti aneddoti della storia francese del XIX secolo raccontato con spaventosa precisione e humor nero dall'acclamato autore del Marchese di Montespan.
Pagine 272
Prezzo €16,00
(data di pubblicazione non definita)
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