Nella pratica questo [il fatto che al momento di tradurre ogni volume i successivi non fossero stati scritti] ha significato tradurre alla cieca e non avere la possibilità di scegliere con la necessaria ponderazione.Certo. E' questo il motivo per cui sarebbe meglio tradurre letteralmente, e non prendendosi fantasiose licenze poetiche immotivate. Per fortuna, almeno in questo caso, si può dire che non è mai troppo tardi. Ecco alcune delle modifiche essenziali:
- Le Case:
Pare che l'intento dei primi traduttori fosse quello di inventare un accostamento animale/colore, ignorando bellamente il fatto che tali colori non fossero presenti nei nomi originali e, anzi, a volte non fossero nemmeno quelli rappresentativi delle Case cui si riferivano. Nonostante l'intento dichiarato nella Prefazione della nuova edizione di abbandonare questa combinazione, solo nel caso di Tassorosso, diventato Tassofrasso (in originale Hufflepuff), si è portato al termine; le altre Case hanno mantenuto i loro nomi: Corvonero (Ravenclaw), Serpeverde (Slytherin) e Grifondoro (Gryffindor).
- I nomi dei personaggi: Per alcuni nomi, al contrario delle precedenti edizioni, è stata mantenuta la forma originale. Tra i professori, la McGrannitt è tornata a essere McGonagall, Raptor è Quirinus Quirrell, Vitious è Flitwick, e così via. Sono stati invece mantenuti due importanti nomi discutibilmente tradotti in passato, ovvero Silente (al posto dell'evocativo Dumbledore, lett. Calabrone) e Piton (Snape). Tra gli studenti, Neville Paciock compare come Neville Longbottom (lett. Sederone), Tiger è Crabbe, Oliver Baston è Oliver Wood, è stato corretto il cognome Susan Hossas (ridiventata poi Susan Bones nei volumi successivi), e Calì Patil è tornata al suo nome indiano Parvati. Tra gli altri, Gazza e Mrs Purr sono Filch e Mrs Norris, il Ministro Caramell è Cornelius Fudge, Pix è tornato a essere Peeves, Fiorenzo ha ripreso il suo nome Firenze, e il rospo di Neville, Oscar, è Trevor
- Minuzie: il sorbetto al limone che Silente offre alla McGonagall nel primo capitolo è tornato a essere una caramella; le caldarroste che Ron ed Harry arrostiscono durante le vacanze natalizie sono di nuovo dei marshmallows; soprattutto, il nome originale dello Specchio delle brame, The Mirror of Erised (speculare di Desire), è stato analogamente reso, in quest'edizione, con Specchio delle Emarb
- Alcune creature magiche hanno ripreso i loro nomi: i folletti, ad esempio, sono tornati a essere goblin. Secondo l'introduzione, anche alcuni degli incantesimi dovrebbero essere stati modificati, ma in questo primo libro non mi è sembrato di trovarne di nuovi.
Articolo di Sakura87
Harry Potter e La pietra filosofale - J. K. Rowling
9,00 €, 302 pagine, brossura
Tradotto da M. Astrologo, curatore S. Bartezzaghi
Pubblicato da Salani, collana Biblioteca Economica
COMMENTI (1)
Inviato il 30 agosto a 16:03
Purtroppo ho acquistato questo libro, in quanto non mi è stato semplice rintracciare l'edizione precedente. Escludendo i nomi originali, in lingua inglese, trovo inutili e confusionali queste modifiche. Leggendo il primo libro, infatti, mi troverò di fronte a nomi mai sentiti in film e libri, e sarà difficile per dei ragazzini associare la stessa persona a due nomi diversi.