In uscita il 17 Marzo per la casa editrice Mondadori: “Non aspettarti la vita da un uomo. Aspettala da te stessa”.
Cynthia Collu
Sono io che l’ho voluto
Cynthia Collu scrive pagine tenerissime e angosciose, piene di vita e di autenticità, in cui la speranza sta nascosta nelle pieghe della voce di una donna che non si arrende all’onda dei propri pensieri distruttivi, svalutanti e umiliati. Questo romanzo mette in scena con straordinaria forza la “normalità” della violenza familiare, quella più sottile e strisciante, che confina donne di ogni ceto sociale e luogo del mondo in una subalternità vischiosa e terribile. Miriam potrà risalire dal suo inconfessabile inferno solo quando riuscirà a guardarsi con occhi nuovi, a ritrovare l’autostima che – come lei – tante hanno smarrito: ad ammettere che avere voluto la felicità e la vita non è una colpa, ma la più grande e potente risorsa femminile.
Titolo: Sono io che l’ho voluto
Autore: Cynthia Collu
Edito da: Mondadori
Prezzo: 18.50 €
Uscita: 17 Marzo 2015
Genere: Romanzo
Pagine: 276 pag.
Trama: Se è vero che ogni famiglia infelice lo è a suo modo, quella di Miriam e Sebastiano appare dal di fuori normalmente infelice: tra loro qualche discussione, la frustrazione di fondo per una modesta vita borghese, a volte liti furiose seguite da silenzi devastanti (quanto possano essere devastanti i silenzi, Miriam lo impara presto a sue spese); poi, finalmente, la sospirata riappacificazione. Sebastiano la porta fuori a cena, le regala un oggetto desiderato o un viaggio. A Miriam questo basta per andare avanti senza porsi domande. Ma a poco a poco la vera natura di Sebastiano viene a galla. Se Miriam lo contraddice e cerca di farsi valere, lui risponde ignorandola, ostile, fino a che lei sente la propria volontà assottigliarsi e cede, scusandosi. Ai silenzi subentrano ben presto le parolacce, le offese, i pugni gonfi di lui che minacciano, che fanno paura, l’umiliazione di un possibile tradimento. Miriam subisce e perdona perché si sente colpevole: in fin dei conti è Sebastiano che la mantiene, che l’ha preferita a sua sorella Sara – l’eterna rivale – lui che l’ha resa madre. Ma quando resta sola col piccolo Teodoro e deve lottare contro il cumulo delle incombenze quotidiane e soprattutto contro il bisogno di sonno che la tortura, ecco che i suoi fantasmi ritornano, facendola sentire ancora una volta non all’altezza. Fino a quando un avvenimento imprevisto la aiuterà a risalire dagli inferi e a riscattarsi.
Cynthia Collu è nata a Milano, dove vive e lavora. Il suo primo romanzo, Una bambina sbagliata (Mondadori, 2009), ha ottenuto il Premio Berto opera prima. Nel 2010 ha pubblicato il racconto lungo La guerra di Beba per la collana On the road di Senzapatria Editore. Altri suoi racconti hanno vinto premi letterari e sono stati pubblicati in antologie e riviste. Sono io che l’ho voluto è il suo secondo romanzo.