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Now you see me - I maghi del crimine

Creato il 23 luglio 2013 da Misterjamesford
Now you see me - I maghi del crimineRegia: Louis LeterrierOrigine: Francia, USAAnno: 2013Durata: 115'
La trama (con parole mie): Daniel Atlas, Henley Reeves, Merritt McKinney e Jack Wilder sono illusionisti di strada specializzati ognuno in un diverso campo. Contattati da un misterioso committente, i quattro vengono messi in condizione di dare il via ad uno show pronto a sbancare non solo l'audience, ma anche importanti istituti di credito ed assicurazioni proprio nel corso degli eventi, live divenendo, di fatto, una sorta di novelli Robin Hood.Quando il detective dell'FBI Dylan Rhodes viene affiancato dall'investigatrice dell'Interpol Alma Dray ed il caso esplode anche sui media, la corsa contro il tempo per fermare i quattro inafferrabili illusionisti diviene una priorità delle alte sfere delle forze dell'ordine, pronte a rivolgersi perfino ad ex maghi divenuti esperti nello smascherare trucchi ed illusioni come Thaddeus Bradley.Riusciranno i quattro a farsi beffe di chi da loro la caccia ed ultimare un piano decisamente più ambizioso di quello che sembra? E chi muove le fila alle loro spalle?
Now you see me - I maghi del crimine
L'estate, come si sa, è spesso e volentieri simbolo di disimpegno artistico, fisico e mentale, una sorta di inno alla leggerezza che ci riporta ai tempi magici della scuola in cui da giugno a settembre ci si dimenticava di tutto e di tutti per ritrovarsi in una realtà parallela - quella delle vacanze al mare o in montagna - fatta di amicizie, storie e situazioni in grado di regalare l'illusione di qualcosa di magico.
Louis Leterrier, regista di caratura certo non clamorosa, autore di tamarrate amatissime dal sottoscritto come il primo Transporter e dell'Hulk post-Ang Lee nella sua versione Avengers-style, colpito da non so quale folgorazione, riesce nell'impresa di unire lo spirito di questa stagione ad un film fresco, intelligente, ritmato alla grande nonchè, senza dubbio, riferimento per quanto riguarda l'intrattenimento non soltanto del periodo, ma di questa intera prima parte di duemilatredici.
Sfruttando un cast eterogeneo ed in buona forma, Leterrier mescola elementi che ricordano il rocambolesco incedere della saga di Danny Ocean alle riflessioni sulla magia e la fede che furono alla base di cose decisamente buone come Red lights ed ottime come The prestige: certo non ci troviamo dalle parti del filmone di Nolan, eppure Now you see me conserva - e molto bene - una sua dignità fornendo allo spettatore del sano e robusto divertimento che possa partire dal cervello invece che dalla pancia ed una leggerezza che gli permette di toccare argomenti sicuramente importanti senza per questo risultare appesantito nella struttura e nell'evoluzione.
A partire dai quattro protagonisti - mai troppo approfonditi, eppure in grado di essere definiti perfettamente da poche ma efficaci sequenze - fino ai due detectives incaricati della loro cattura - una coppiata Ruffalo/Laurent che funziona molto più di quanto non mi sarei aspettato -, passando per l'esperto "smascheratore" Bradley interpretato da Morgan Freeman, nessuna sbavatura perviene allo spettatore, che avvicinandosi sempre più - come viene più volte suggerito dai "Quattro cavalieri" - non solo finisce inevitabilmente per essere ingannato come illusionismo e magia vogliono, ma per godersi senza pensieri una caccia agli uomini divertentissima e ben orchestrata, che avrà pure la pecca di non avere davvero nessuna sbavatura ma che, di fatto, rispolvera il concetto dell'heist movie da una nuova prospettiva, aggiungendo alla sua ricetta diverse chicche - il confronto finale con "l'occhio" - e regalando almeno un paio di twist che, forse proprio perchè impegnati "ad avvicinarsi troppo" riescono nell'intento di sorprendere e rendere l'evoluzione dello script ancora più interessante, oltre a creare una piacevole empatia con questi curiosi, improvvisati ed insoliti Robin Hood pronti a rubare ai ricchi per dare ai poveri in nome di una vendetta che non è soltanto quella rispetto ad un loro collega smascherato decenni prima, ma della meraviglia - e della voglia di meravigliarsi - rispetto al cinismo e alla razionalità eccessivi, aspetto ovviamente molto apprezzato dalle parti del Saloon.
Leterrier firma dunque la sua opera migliore ed una delle sorprese più piacevoli di questo periodo, in barba ai santoni dell'autorialità eccessiva - qualcuno ha detto Malick!? - ma anche ai solo presunti tamarri da giocattoloni per bambini grandi - vero, Del Toro!? -: niente male per quattro illusionisti di strada passati in breve tempo ad essere idoli delle folle - chi non starebbe dalla loro parte, in fondo!? - nonchè alfieri della rivincita del sogno sulla realtà e dell'illusione della magia rispetto alle solide fondamenta dei massimi sistemi dell'economia attuale.
Potrebbe essere da folli, pensare che il potere di quest'illusione è necessario come l'aria a noi poveri vagabondi della Frontiera, eppure non può che essere così: in fondo non esiste Denaro in grado di comprare il Tempo, e non esiste Sogno - o illusione, perchè no - che non possa superare un'apparente certezza.
Basta guardare più da vicino, e lasciarsi ingannare.
In fondo il viaggio è sempre più importante della sua destinazione.
MrFord
"I never believed in things that I couldn't see
I said if I can't feel it then how can it be
no, no magic could happen to me
and then I saw you."America - "You can do magic" - 

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