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Erano poco più delle quattro del pomeriggio, quando, da Castelfiorentino, ho preso la via d'Orlo per far ritorno a Pierino.
Appena attraversato il ponte sull'Elsa, una pioggia battente ha fatto invadere d'acqua la salita che, con un paio di tornanti, scollina nella valle del torrente Orlo.
Dai prati che coprono le colline lungo la strada, fiumi d'acqua scendevano a valle.
Il tergicristallo riusciva, a fatica, a tenere sgombro il vetro, e la visibilità era davvero ridotta.
L'acqua scendeva velocemente dalle colline nude, ed ormai così intrise d'acqua, che erano incapaci di rallentarne la corsa.
L'acqua di riversava sia sulla strada, che in alcuni tratti era un vero e proprio fiume, e nel corso del torrente.
Il ponte era libero, e l'acqua ci poteva correre sotto senza particolari problemi.
Ma man mano che che proseguivo lungo il corso del torrente, questo lo vedevo ingrossare sempre più, ed in alcuni tratti tracimava nei campi che vi si attestavano.
Giungo al bivio il Casastrada, la pioggia è cessata, ed il cielo ha preso ad aprirsi.
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