nubulo kerkyras

E’ un peccato che i prodotti greci non siano conosciuti in Italia. Ed è anche un peccato che chi ci va in vacanza, ha poche opportunità di conoscerli.Nell’immaginario collettivo, la cucina greca è fatta di souvlaki, mousakas e tzatziki. Escludendo quelli che per loro natura e cultura sono attirati dalle novità gastronomiche e ne vanno alla ricerca,  buona parte dei turisti conosce solo questi. O quasi. Pensando forse che non ci sia dell’altro. Non a torto. Anzi. Esattamente l’opposto. Come si fa a sapere che c’è dell’altro se quell’altro è così poco presentato, proposto, diffuso?Mah, mi fermo qui. Le mie lamentele ogni tanto le scrivo sui quotidiani greci e non voglio ripeterle qui. Non è compito di questo blog raccogliere lamentele! Nemmeno le mie!!!!Dunque, Corfù oltre il kumquat offre anche questa leccornia.Si tratta di controfiletto intero di maiale, salato, pepato, avvolto in budello e affumicato con rametti di salvia, alloro, mirto, origano, gusci di mandorle.Tradizionalmente preparato a Novembre, quando si macellano i maiali, è pronto intorno a Natale.Ha un colore roseo, profumo soave e sapore leggermente piccante.Tagliato in fette sottilissime, si sposa bene con i formaggi di pasta semi dura, ma è eccellente anche con la frutta dolce, tipo fichi, pere.Ottimo con i distillati, ma anche con la birra e ovviamente con il vino.I corfiati lo usano anche per la pasta alla carbonara.
Io non ne ho più. Fintanto che non vado in Grecia. Le foto, quindi, sono rubate dal web!