La scorsa settimana ho partecipato ad una conferenza francese, e a contatto con la comunità di fisici e chimici sono venuta a conoscenza della decisione presa dal CEA (Commissariat à l’énergie atomique et aux énergies alternatives) di chiudere la ricerca sulle tematiche legate al nucleare (fermioni pesanti, elettroni correlati, chimica degli elementi f …). Tra i materiali in questione vi sono l’uranio e gli elementi transuranici. La ricerca su tali domini è assicurata in Francia esclusivamente dal CEA, in particolare dal Service de Physique Statistique, Magnetisme et Supraconductivité (SPSMS), per quello che riguarda le proprietà fisiche fondamentali. SPSMS è un laboratorio, noto a livello internazionale per la qualità del suo lavoro, come testimoniano le 4 borse ERC ottenute recentemente. Quindi è sorprendente la decisione presa dalla direzione dal CEA di disfarsi di tale attività.
Al di là del fatto che i ricercatori in tali settori si vedono costretti a cambiare tematiche di ricerca, che strategia intende seguire la Francia riguardo all’energia nucleare? Perché un paese fortemente nuclearizzato decide di disfarsi di tale attività di ricerca? Che fine fanno gli studi sulla tossicità dei materiali pesanti?
Piu volte ho sentito parlare di “nucleare si nucleare no”, si puo’ dire si al nucleare quando si ha il supporto di un’adeguata ricerca, condizione necessaria e soddisfatta in Francia fino ad ora.