Nucleare. Perché investire in sicurezza

Nessun valore anomalo di radioattività nel nostro paese. Lo annuncia Repubblica, prendendo come riferimento i monitoraggi effettuati dall’Ispesl/Inail, che non hanno evidenziato alcuna conseguenza legata alla tragedia nucleare del Giappone.
Il buffo è che lo stesso quotidiano, nell’edizione dello stesso giorno, sbandiera anche la notizia che l’industria del nucleare sta affondando a causa degli alti costi per la sicurezza.
Due notizie che, in qualche modo, si contraddicono: se, nonostante tutto, i livelli di radioattività nel nostro paese non sono cresciuti a causa dell’incidente di Fukushima, significa che le misure di sicurezza sono sufficienti e non ci sarebbe bisogno di investire grandi risorse di denaro in questo particolare settore.
In realtà, il bisogno di investire c’è, ma non certo per i motivi che pensa repubblica: dobbiamo investire per rendere sempre più sicure le centrali nucleari perché il fabbisogno di energia aumenta, ed aumenterà ancora di più nei prossimi decenni.

Per rispondere alla crescente domanda di energia dobbiamo costruire nuove centrali nucleari, il che significa innovazione tecnologica e strutturale, in tutte le sue componenti, compresa la sicurezza.
Ecco perché investire per rendere sempiù sicure le centrali è fondamentale.

FONTE: Franco Cavalleri  http://www.nucleareblog.it/2011/05/04/perche-investire-in-sicurezza/