Magazine Europa

Nudi nel deserto: le coppie di Pechino Express nell’oasi di Huacachina

Da Occhi Da Viaggiatore
Le professoresse nude nel deserto

Le professoresse nude nel deserto

Nudi nel deserto di corsa verso l’oasi di Huacachina. Le coppie partecipanti a Pechino Express hanno raggiunto in questo modo la splendida oasi del deserto peruviano, nella provincia di Ica, a circa 300 chilometri a Sud di Lima. Questo gioiello spunta nel bel mezzo del deserto Sechura,  in un’area considerata tra le più secche del pianeta. Ad un certo punto, però, la sabbia lascia spazio ad un lago naturale.

La nascita dell’oasi di Huacachina è spiegata da una leggenda che narra di una sirena intenta a fuggire ad un cacciatore che gli dava la caccia. La pozza d’acqua in cui si stava bagnando si trasformò in un lago e le pieghe del suo mantello divennero sabbia.

L’oasi è abitata da appena 100 persone ma ogni anno è raggiunta da migliaia di turisti ed appassionati provenienti da ogni parte del mondo. I concorrenti di Pechino Express hanno raggiunto le acque del lago correndo nudi nel deserto circostante, nell’ultima prova della quinta tappa dell’edizione 2015 che sta attraversando l’America del Sud ed esattamente Ecuador, Perù e Brasile (scopri il percorso completo della gara).

Tutti nudi nel deserto per la gioia di Naike

Naike Rivelli nuda con il fratello

I concorrenti del reality Pechino express hanno raggiunto l’oasi di Huacachina in un modo piuttosto insolito. Alle coppie, infatti, è stato chiesto di spogliarsi di tutti gli abiti e correre nudi nel deserto. Ad eccezione di Paola Barale, che non ha voluto spogliarsi, tutti gli altri si sono cimentati nella prova. La più felice di tutti è stata Naike Rivelli, in gara con il fratello.  «Non avrei mai pensato che in Rai mi chiedessero di spogliarmi nuda e di correre per il deserto così, per me la cosa è orgasmica», ha esclamato la figlia di Ornella Muti. Tra i concorrenti che hanno corso nudi nel deserto anche le bellissime professoresse Eleonora Cortini e Laura Forgia.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :