L’hanno fatto, alla faccia delle polemiche e delle voci discordi. Oltre mille e duecento persone tra israeliani e turisti, in maggioranza uomini, tra i 18 e i 77 anni, si sono denudati all’alba di sabato scorso presso il mar Morto in nome dell’arte. Hanno partecipato infatti al controverso progetto “Naked Sea” dell’artista designer, videografico e fotografo americano Spencer Tunick. Già noto fin dal 1992 per “opere” analoghe in tutto il mondo, ha dichiarato di essere stato ispirato dalla bellezza della regione e spinto dall’obiettivo di attirare l’attenzione sulla necessità di preservare quel sito.
Il progetto ha suscitato anche reazioni perplesse e negative, ma poi si è realizzato in nome della libertà di espressione e della libertà di creatività che da quella deriva.
Tunick ha spiegato: “Faccio questo perché credo fermamente che Israele sia l’unico paese del Medio Oriente in cui potesse essere scattata questa foto di nudo di massa. E non si tratta solo di liberare il corpo umano, ma anche di liberare lo spirito e permettere a noi di esprimere noi stessi, cosa che Israele ha dimostrato di fare.
Di seguito alcune suggestive foto dell’evento (Emil Salman, Yaron Brener).
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