“LA TERRA TREMA Messina 28 Dicembre 1908. I trenta secondi che cambiarono l’Italia, non gli italiani”
Giorgio Boatti – Mondadori 2004
Il libro di Giorgio Boatti è la mia attuale lettura. Un libro complesso e finemente dettagliato sul terribile terremoto che nel 1908 rase al suolo Messina e Reggio Calabria. Tra le righe, vengono citati integralmente telegrammi intercorsi tra i comuni interessati dal terremoto e Massimo Giolitti, presidente del consiglio.
“Urgentissimo da Martirano 28.12 ore 10.30 arrivo 14.10. Precedenza assoluta a ministero interni Roma. Violentissima scossa terremoto ora 5.25 stamane che finito di rovinare gli ultimi ruderi avanzati flagello 1905. Ha gittato nel massimo sconforto panico popolazione la quale fra tanto lusso di leggi non ancora per indolenza burocratica italiana può vedere attuata alcuna suo profitto. Aspetta da due anni assetto nuova Martirano cui prestarono grande interessamento re e ministri e si augura che benefici effetti millantate buone disposizioni governative non abbiano per ripetersi dei terremoti a giungersi come il soccorso di pisa. Sindaco De Medici”
Come si evince dal telegramma, il sindaco rivendica la totale assenza di ricostruzione del suo paese a tre anni dal precedente terremoto, nonostante le tante parole di re e ministri. Un telegramma polemico, giustamente polemico, di un paese che si sente preso in giro dalla propria classe politica centrale; abbandonato a sé.
Giolitti come risponde a questo telegramma? Rincuorando il sindaco? Promettendo aiuti immediati?
Telegramma urgente al prefetto di Catanzaro. ” Voglia Vostra Signoria rivolgere sindaco Martirano severo richiamo per telegramma sconveniente da lui diretto questo ministero e vedere se sia il caso di adottare rigorose misure. Non intendendo tollerare che nuovo infortunio serva di pretesto per ingiuste e indecorose recriminazioni vero governo. Ministro Giolitti”
QUESTO è il “nuovo infortunio”
A distanza di più di 100 anni, penso al terremoto in Abruzzo, penso ai sindaci oggi e a cosa potrebbero scrivere all’attuale capo del governo Renzi nel caso di un nuovo terremoto. Le stesse parole del sindaco di Martirano.
E i nostri attuali politici come risponderebbero? Con la stessa arroganza di Giolitti.
Non c’è alcuna speranza per questa povera Italia, se non lasciarla in mano agli italiani.
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Chiara