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Numeri

Creato il 14 dicembre 2015 da Pedroelrey

Ras­se­gna set­ti­ma­nale di numeri e dati note­voli che forse vi siete persi, sele­zio­nati durante le nostre let­ture su Gior­na­li­smo, media e inno­va­zione digitale.

85 milioni

Il valore di Quartz. Sem­bra che Atlan­tic Media stia valu­tando la ces­sione di Quartz, sito di infor­ma­zione eco­no­mica, che ha lan­ciato solo tre anni fa e che in que­sti anni ha avuto una cre­scita tale da atti­rare le atten­zioni di alcuni inve­sti­tori. Quelli di Atlan­tic Media dichia­rano che sarebbe da irre­spon­sa­bili non met­tersi a valu­tare tali offerte. La noti­zia è stata data dal Finan­cial Times. Già, ma quanto può valere Quartz che attual­mente ha 15 milioni di utenti unici men­sili e vanta un’audience glo­bale (60% in Usa e 40% nel resto del mondo)? Secondo l’analista Ken Doc­tor circa 85 milioni di dol­lari. Non male per un pro­getto nato nel 2012 con uno staff di circa 30 per­sone (oggi sono circa 150) e che par­tendo da zero oggi fa con­cor­renza alla ver­sione online di una testata come l’Economist. Ha valore sot­to­li­neare che Atlan­tic non è una new media com­pany nata negli anni Due­mila, ma un edi­tore con 158 anni di sto­ria molto legato alla pro­pria sto­ria e al gior­na­li­smo di qua­lità: la rivi­sta The Atlan­tic che ha rac­con­tato la guerra civile ame­ri­cana oggi con­ti­nua ad esser euna delle pub­bli­ca­zioni più pre­sti­giose al mondo. Insomma anche i “vec­chi” edi­tori pos­sono fare inno­va­zione avviare pro­getti di infor­ma­zione online e gua­da­gnarci pure.

100 milioni

Il gior­nale di Ali­baba: il gigante cinese dell’eCommerce ha rag­giunto un accordo per acqui­stare il South China Mor­ning Post, gior­nale in lin­gua inglese di Hong Kong fon­dato 112 anni fa. Lo scrive Quartz che pre­cisa che non ci sono ancora cifre uffi­ciali per la tran­sa­zione ma che il valore sti­mato del quo­ti­diano è di circa 100 milioni di dol­lari. Il SCMP ha un risul­tato netto di 17,6 milioni di dol­lari nel 2014 (in calo ma con segno posi­tivo da anni) e un’audience digi­tale in netta cre­scita.

2017

L’anno del sor­passo del digi­tale sulla tele­vi­sione negli inve­sti­menti pub­bli­ci­tari: lo scrive il New York Times che ha sen­tito un po’ di grandi agen­zie pub­bli­ci­ta­rie rac­co­gliendo alcune stime: secondo il Magna Glo­bal (Inter­pu­blic Group) gli inve­sti­menti pub­bli­ci­tari nella TV rap­pre­sen­te­ranno nel 2015 il 38,4% del mer­cato glo­bale, pari a 503 miliardi di dol­lari, cifra che scen­derà al 38% nel 2016. Ma nel frat­tempo la spesa pub­bli­ci­ta­ria digi­tale cre­scerà del 17,2% nel 2015 (valore 160 miliardi di dol­lari) e del 13,5% nel 2016, secondo que­ste stime il sor­passo del digi­tale alla TV come mag­gior canale di inve­sti­mento pub­bli­ci­ta­rio avverrà per la fine del 2017. Sor­passo che – sem­pre secondo Magna Glo­bal – negli Usa avverrà già a fine 2016 con un valore degli inve­sti­menti pub­bli­ci­tari nel digi­tale di 68 miliardi di dol­lari con­tro i 66 miliardi pre­vi­sti per la TV.

550 mila

Blendle goes to Ame­rica: la piat­ta­forma di micro­pa­ga­menti sta pia­ni­fi­cando il pro­prio lan­cio in ver­sione beta negli Usa per il 2016. Un passo deci­sa­mente impor­tante per que­sta start up edi­to­riale che già in set­tem­bre aveva deciso di espan­dere il pro­prio rag­gio d’azione fuori dell’Olanda debut­tando in Ger­ma­nia. Una prova impor­tante per que­sto pro­getto che pro­pone un abbo­na­mento ai pro­pri let­tori con i quali si pos­sono leg­gere sin­goli arti­coli di testate diverse. Oggi scrive Poli­tico (e anche il Finan­cial Times) la piat­ta­forma può van­tare 550 mila abbo­nati tra Olanda e Ger­ma­nia. Una cre­scita costante della pro­pria base di utenti dei quali, cosa da non tra­scu­rare, oltre la metà di età sotto i 35 anni. Ovvia­mente se il mer­cato tede­sco rap­pre­senta una prova fon­da­men­tale per Blendle, l’espansione nel mer­cato ame­ri­cano è desti­nata ad essere la sfida defi­ni­tiva per dimo­strare la vali­dità del pro­prio modello di busi­ness. Nel frat­tempo però già lo scorso anno il New York Times, assieme all’editore tede­sco Axel Sprin­ger, ha inve­stito 3 milioni di dol­lari in Blende. Se il buon­giorno si vede dal mattino.

[imma­gine via Flickr rea­liz­zata da Jason Bow­ler e pub­bli­cato con licenza Crea­tive Commons]


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