Rassegna settimanale di numeri e dati notevoli che forse vi siete persi, selezionati durante le nostre letture su media, web e innovazione digitale.
300 milioni
I finanziamenti a News app bellissime, praticamente fallite. Aggregatori di notizie, nuovi modi leggere e costruire le news da mobile, algoritmi fantastici per connetterci con articoli bellissimi: Circa, Prismatic, Zite, nonostante idee brillanti hanno chiuso in questi mesi, Flipboard se la passa male e altre come Nuzzel, Pocket o Paperli invece continuano cercando ancora un proprio modello di business. Molti venture capitalist hanno investito su di loro, quanto? Più di 300 milioni di dollari in questi ultimi anni, il conto lo ha fatto la società di analisi CB Insight in questo pezzo molto interessante da leggere nel quale troviamo anche una timeline e una tabella che riassumono tutti i finanziamenti ricevuti dalle principali news app. Flipboard ha raccolto il grosso di questi finanziamenti, ben 210,5 milioni, seguita a grande distanza da Prismatic con 16,2 milioni e Pocket con 14,5 milioni.
0,18%
Share sotto le aspettative, chiude già Gazzetta Tv? Lo scrive il Fatto Quotidiano che mette insieme un po’ di numeri e dati dei primi mesi del progetto editoriale di Rcs: ascolti sotto le aspettative fermi allo 0,18% con picchi dello 0,35% per eventi in esclusiva come la Copa America, raccolta pubblicitaria intorno ai 5,5–6 milioni di euro. Troppo poco, riporta il Fatto, per un progetto su cui l’editore della Gazzetta puntava molto con finanziamenti programmati di 10 milioni per il 2016 e 45 milioni tra 2017 e 2019. L’ipotesi di dismissione a questo punto sembra essere sul tavolo della nuova amministratrice delegata. Il piano triennale 2016–2018 di Rcs sarà presentato proprio oggi, è probabile che anche sul futuro di Gazzetta Tv possiamo capirne qualcosa di più.
5,1
La velocità di connessione media globale: è aumentata del 14% anno su anno a 5,1 Mbps nel terzo quadrimestre del 2015. Lo scrive Venture Beat riportando dati che provengono da un recente report di Akamai Technologies. Il dato meno positivo è che solo il 5,2% degli utenti internet ha una connessione a banda larga di almeno 25,0 Mbps. La velocità media dell’Italia, secondo questo report, è di 6,5 Mbps ben distante da quella di Norvegia 16,4 Mbps, Svezia 17,4 Mbps o Germania 11,5 Mbps (per limitarci alla sola Europa).
16,1 miliardi
Gli investimenti pubblicitari nei video online nel 2015: l’online advertising è il settore pubblicitario che registra la crescita maggiore con un + 28.9% anno su anno nel 2015 e investimenti che raggiungono quota 16,1 miliardi di dollari a livello globale. Lo scrive Digiday in un classico articolo di fine anno 5 things we learned in 2015 from the year in media deals. Una delle tendenze che ha caratterizzato quest’anno, secondo Digiday, è appunto l’online advertising e dati alla mano (forniti in questo caso dall’agenzia ZenithOptimedia) sembrerebbe che anche per il 2016 questo trend debba rinnovarsi visto che è prevista un’ulteriore crescita degli investimenti in questo settore del 22,5%.
20–45
I CPM dei podcast tra i più alti del mercato pubblicitario (degli Usa). Della rinascita dei podcast si parla molto, e si continuerà a farlo visto il crescente successo di questo formato di contenuti, Vox ci spiega in un lungo articolo il perché di tanto successo. Una di queste ragioni è che i podcast rendono di più, almeno sul mercato pubblicitario americano. Il loro costo per mille (CPM) la metrica standard utilizzata dall’industria pubblicitaria per l’online è compreso tra i 20 e i 45 dollari, riporta Vox. Per dare un termine di paragone: i CPM dei programmi TV variano da 5 a 20 dollari, quelli dei programmi radio da 1 a 18 dollari e le ads online normalmente tra 1 e 20 dollari.
[immagine via Flickr realizzate da Francis Mariani con licenza Creative Commons]