A Manca pro s’Indipendèntzia intende esprimere la propria solidarietà agli studenti del corso di laurea di Scienze Forestali di Nuoro, che quest’anno non hanno più la possibilità di usufruire di un’alloggio gratuito o a canone ribassato. Infatti l’ERSU di Sassari non ha rinnovato il contratto di locazione con i proprietari degli appartamenti che fino ad ora venivano destinati a Case dello Studente e dunque tutti gli studenti fuori sede del corso di laurea di Nuoro saranno costretti a prendere in affitto un’appartamento a prezzi di mercato, nonostante abbiano diritto ad un alloggio come i loro colleghi che studiano nei corsi con sede a Sassari. Oltre a ciò, non è ancora stata rinnovata da parte dell’Ersu alcuna convenzione con i ristoranti e tavole calde che negli anni scorsi garantivano il servizio mensa gratuito o a prezzi ribassati e ,pur essendo ormai iniziato l’anno accademico, non si ha alcuna certezza su quando e se gli studenti di Scienze Forestali potranno usufruire del servizio. Questo è l’ennesimo atto che testimonia la volontà di dismettere l’Università a Nuoro, vista come un fardello che grava sui risicati bilanci delle Università di Sassari e Cagliari e dell’Ente regionale che si occupa di garantire diritto allo studio universitario. La cosa più amara è dover constatare che, nel mentre che l’Università a Nuoro viene pian piano dismessa insieme ai servizi per gli studenti, la costruzione della caserma dell’esercito a Prato Sardo procede a ritmi serrati. Ricordiamo che i 12 milioni utilizzati per la costruzione della caserma, sono stati dirottati da un fondo stanziato in precedenza per l’edilizia universitaria. Nel tentativo di far digerire questo nuovo atto di militarizzazione della Sardegna, il Ministero e l’amministrazione comunale, hanno cercato per anni di associare la costruzione della caserma, con la destinazione dell’ex artiglieria di viale Sardegna a Campus Universitario. Un ricatto che A Manca pro s’Indipendèntzia ha denunciato con forza dal primo momento. La popolazione nuorese può constatare in modo sempre più chiaro che il potenziamento dell’Università non fa parte dei progetti che le istituzioni italiane hanno in mente per la città di Nuoro: il progetto è invece quello di una grande caserma per portare a Nuoro l’unico lavoro sicuro che lo stato propone ai giovani sardi, l’arruolamento. La Caserma che sta sorgendo a Prato Sardo, ha tutti i requisiti per essere adibita a sede dei corsi universitari di tipo scientifico, come è quello di Scienze Forestali e per questo motivo chiediamo una sua immediata riconversione. Crediamo che il futuro di Nuoro e di tutto il centro Sardegna debba basarsi sullo sviluppo delle produzioni locali e della nostra cultura nazionale, che devono essere entrambe aiutate a crescere. L’ Università costituisce l’istituzione che può unire questi due campi di studio e di ricerca, per un vero sviluppo del nostro territorio e perciò è un’istituzione strategica per il futuro di Nuoro. Ogni qualvolta devono essere fatti dei tagli, i corsi di Nuoro e i servizi agli studenti in questa città rappresentano puntualmente i capitoli di spesa più sacrificabili e più sacrificati e per questo motivo crediamo che sia necessario studiare una formula che possa garantire ai corsi di Nuoro, e delle altre sedi universitarie decentrate, una maggiore stabilità e autonomia. Crediamo che questo problema debba essere considerato all’interno di una ristrutturazione complessiva dell’Università in Sardegna, con la conquista della competenza Regionale in materia di ordinamento degli studi universitari, e con una forte sinergia fra gli atenei di Sassari e Cagliari. Attraverso questa profonda riforma del sistema universitario sardo, potranno essere finalmente i sardi a progettare il futuro economico e culturale di Nuoro e di tutta la Sardegna, anzichè dover sopportare passivamente le scelte che lo stato italiano ci impone, perseguendo unicamente i propri biechi interessi. Invitiamo gli studenti nuoresi e tutta la popolazione a portare avanti unitariamente la lotta per la crescita dell’Università a Nuoro, contro chi vorrebbe farci diventare una terra di disoccupati e mercenari.
A Manca pro s’Indipendentzia – Nugoro
Sez. Paschedda Zau