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Nuova bioplastica degradabile in tempi record

Creato il 28 marzo 2014 da Justnewsitpietro

Nuova bioplastica degradabile in tempi record
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Trovare materiali ecocompatibili alternativi alla plastica è da tempo argomento di molti studi scientifici in giro per il mondo. Il suo successo, com’è noto, è dovuto alla sua versatilità e ai suoi molteplici usi, ma presenta almeno due lati negativi, uno a lungo termine (poiché deriva dal petrolio e di conseguenza prima o poi finirà), e uno a breve termine, per non dire immediato, poiché produce un elevato inquinamento.

Un’alternativa eco-friendly è la cosiddetta bioplastica. Per mezzo della lavorazione di biomasse (mais, legnami, ecc.) si possono ottenere dei buoni prodotti, ma a livello di produzione industriale (grandi quantità) non si riesce ancora a soddisfare l’attuale domanda di plastica.

Nuova bioplastica degradabile in tempi record

Alcuni ricercatori del Wyss Institute di Harvard hanno presentato uno studio in cui viene presentata la possibilità di avere un nuovo materiale bioplastico ottenuto recuperando i gusci di gamberi e la farina di legno. Opportunamente elaborati, questi 2 materiali di scarto permettono di ottenere un tipo di bioplastica facilmente lavorabile come una normale plastica, senza quindi intervenire con sostituzioni o modifiche sugli attuali impianti per la sua modellazione. La particolarità però è che è velocemente biodegradabile: in sole due settimane si trasforma in composti utili per il terreno.

Gli esperimenti che hanno portato a questa entusiasmante scoperta sono stati compiuti con il chitosano derivato proprio dai gusci dei gamberi. La sicurezza di tale bioplastica inoltre vale anche per chi è allergico ai crostacei, poiché la proteina che induce l’allergia, la tropomiosina, viene completamente distrutta durante l’estrazione della chitina.

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