La nuova Direttiva 2010/31/CE – EPBD (Energy Performance of Buildings Directive) – può dividersi in quattro sezioni fondamentali: ambiti di applicazione, obiettivo di edificio ad energia quasi zero, incentivi e certificazione energetica.
Tra gli ambiti di applicazione, gli edifici di nuova costruzione dovranno soddisfare i requisiti minimi prescritti dal decreto nazionale di recepimento. Nel caso di “ristrutturazioni importanti”, gli Stati membri dovranno prevedere l’applicazione dei requisiti minimi di prestazione energetica.
Gli Stati membri stabiliscono inoltre i requisiti relativi al rendimento energetico, alla corretta installazione e alle dimensioni, regolazione e controllo su impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda sanitaria, di condizionamento d’aria e di ventilazione.
L’obiettivo principale della direttiva è che entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione siano ad energia quasi zero. Gli Stati membri devono adottare le misure necessarie per l’istituzione di un sistema di certificazione energetica degli edifici che fornisce la prestazione energetica dell’edificio e i valori di riferimento minimi.