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Nuova giurisprudenza sul P2P??

Creato il 21 febbraio 2011 da Xcloud

Dal blog di PcFacile.com, veniamo a conoscneza di una  interessante sentenza di una corte svedese in merito alla pratica  di cambio file mediante p2p (peer to peer, cioè lo scambio di materiale da una soggetto ad un altro soggetto via reti informatiche).

La questione portata in guidizio riguardava l’illecita condivisione, da parte di un signore svedese, di  44 canzoni in una rete di file sharing.

Il fatto clamoroso è che, rispetto alle recenti condanne di pagamento inflitte negli Usa, con cifre che in qualche caso sono state prossime alle migliaia di euro, nel caso in oggetto è stata inflitta una punizione “una tantum”, cioè circa 5Euro a canzone.

Questo tipo di decisione dell’organo giudicante scandinavo, potrebbe costituire un precedente NON TANTO per quanto attiene alle cifre da pagare, bensì in merito al fatto che la pratica “pirata”, sebbene deprecabile, vada correttamente contestualizzata in rapporto alle finalità che intendeva perseguire. In altra parole, cioè, se è giusto punire chi si macchi di reati contro il diritto d’autore, dovrebbe essere altrettanto opportuno commisurare la pena differenziando chi “condivide” materiale protetto dal diritto d’autore per fini di lucro… e chi invece (sempre a livello internazionale) decida di condividere qualcosa (seppure illecitamente)  senza trarre da questa attività alcune genere di ritorno ecnomico, così come accaduto al “sanzionato” di questa vicenda.

Nuova giurisprudenza sul P2P??

Se paragonato a questo episodio, quanto accaduto recentemente ad alcuni utenti di Pirate Bay – cui sono state comminate sanzioni per oltre 3,5milioni di dollari a fronte della condivisione di 33 opere protette da copyright, sempre senza finalità di lucro – fa emergere la portata innovatrice di questa sentenza.. che di certo farà discutere.


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