A distanza di pochi giorni dal lancio di iPhone 6 e iPhone 6 Plus, ecco che Apple entra nel mirino della Commissione Europea per quanto accaduto in Irlanda. Pare infatti che nel paese, Apple abbia usufruito di finanziamenti classificabili come “aiuti di stato”.
Per tale motivo l’Unione Europea, in seguito agli accordi del G20, ha deciso di multare pesantemente la società di Cupertino con una maxi sanzione da miliardi di euro. La sanzione, tuttavia, sembra essere stata comminata però anche per un altro motivo, di cui si vocifera già da tempo. Quello dell‘elusione fiscale.
La notizia è stata data dal Financial Times, e a parlare sono stati propri i diretti interessati, dai vertici finanziari di Apple, che hanno voluto con una intervista chiarire la loro posizione in merito ai presunti finanziamenti irlandesi.
Tale questione è nota almeno da un paio di anni. Infatti, al fine di attirare gli investimenti dei grandi big della tecnologia, il governo irlandese ha offerto a questi ultimi la possibilità di pagare aliquote fiscali bassissime, che rasentano quelle dei paesi considerati paradisi fiscali. Si deve pensare, infatti, che un paese come l’Irlanda, impone al colosso della tecnologia un prelievo fiscale sugli utili pari ad un minimo 2 per cento. Una cifra praticamente nulla.