Come forse qualcuno tra coloro che mi leggono hanno intuito, una delle mie passioni musicali è la Neue Deutsche Härte [*], ovvero un heavy metal piuttosto pesante eseguito da un gruppo di pessimo umore che accompagna un cantante dalla voce cavernosa che canta rigorosamente in tedesco. Non credo di dovermi scusare per questa passione: ascolto i brani in cuffia senza disturbare nessuno e non ho una particolare simpatia né per Angela Merkel né per l'attuale politica della Grande Germania. Il piacere di sentire qualcuno che urla nella lingua di Goethe deriva probabilmente dai cinque anni trascorsi in compagnia della lingua e della cultura tedesche - e della sua ottima insegnante - e dei viaggi estivi in Westfalia, in Bassa Sassonia, nel Rheinland e in Baviera. Ottimi esempi di questo genere di musica sono i Rammstein (già presentati qui), gli Eisbrecher gli Ooomph! e gli Âme immortelle (anche se questi ultimi un po' troppo accomodanti con la disco music). Un'altra delle mie passioni - questa volta letteraria - è lo steampunk, che consiste nell'immaginare che gli scienziati di fine '800 fossero riusciti a creare astronavi in puro Jugendstil o ottenere un computer funzionante da una macchina di Babbage. Recentemente ho avuto occasione di coniugare queste due passioni con il lavoro di un gruppo musicale che ho finito per incontrare ravanando [**] in spotify. Parlo dei Coppelius, nome hoffmaniano profondamente suggestivo per un appassionato di gotico come il sottoscritto.
Accomunati nella Neue Deutsche Härte con il metal pesante degli altri gruppi è in realtà un gruppo con un contrabbasso, un violoncello, due clarinetti e batteria. Non solo, il gruppo normalmente si esibisce con «wear formal, old-fashioned clothes, inspired mainly from the Victorian era», tanto per citare wikipedia. Il risultato dell'incontro tra la musica tedesca e lo steampunk è sinceramente geniale e non posso fare a meno di suggerirlo a chi fosse interessato a provare qualcosa di diverso dalla musica alla quale siamo abituati - o forse intossicati.
[*] Härte non significa «arte», ma «durezza». Un'autoironica durezza germanica, certo, ma anche un gioco di parole tra arte e durezza (dell'acqua). Humour teutonico... [**] Ravanare: frugare disordinatamente, assaggiare a casaccio (coll. piem.)