NUOVA PITTURA ITALIANA a Roma
Creato il 05 settembre 2013 da Roberto Milani
Beh, che dire... Silvia Mei, Anna Caruso, Irene Balia e tanti altri alla corte di sua maestà Cannaviello... da vedere!
NUOVA PITTURA ITALIANA dal 12 set 2013 al 22 ott 2013Spazio AquadroVia Luigi Calamatta, 29, 00193 Roma
Dieci giovani artisti emergenti
selezionati dal Professore Enzo Cannaviello, che pur provenendo da
differenti percorsi formativi, trovano espressione comune nel mezzo
pittorico. Gli artisti scelti sono: Giuseppe Abate,
nato a Bari nel 1987, successivamente si è trasferito a Venezia per
conseguire il diploma all'Accademia di Belle Arti. Nelle sue opere
analizza la società moderna e critica le sue debolezze e contraddizioni,
rappresentando sulla tela un mondo in cui vi è una fusione tra
oggettività e soggettività.I colori e i soggetti rappresentati sono
cupi e tendono a sconvolgere e scardinare le tradizionali consuetudini
del mondo borghese. I dipinti di Abate hanno le sembianze di un incubo o
un'allucinazione che prendono vita in spazi apparentemente familiari.
La fusione di inconscio e reale si vede nella composizione della tela:
più precisamente gli interni di case hanno un chiaro riferimento con il
mondo reale, mentre i personaggi sembrano essere frutto
dell'immaginazione dell'artista.
Elena Ascari
è nata nel 1981 a Modena, dove vive e lavora. Il mondo dei suoi dipinti
è assolutamente reale, ma questo realismo si fonde con la personale
percezione visiva dell’artista, che mira a costruire una coesistenza
tangibile tra universo virtuale e mondo reale. Le opere di Elena Ascari
sono il frutto di una fusione tra pittura, installazioni ed utilizzo di
nuovi media, che alterano la realtà, proiettano l’osservatore in una
terza dimensione, che è a metà tra quella reale e quella virtuale. Essa è
ispirata dalle nuove tecnologie con particolare riguardo al video.
Irene Balia
è un'altra artista proveniente dalla Sardegna. Nata a Iglesias nel
1985, attualmente vive e lavora a Milano. L'oggettività e l'attaccamento
al mondo reale è percepibile nel suo modo di disegnare, che è così
preciso e severo da lavorare in maniera quasi ossessiva sui dettagli,
come se fosse una fotografia, anziché un dipinto. La soggettività è
invece presente nei personaggi, che sono ritratti di familiari o di se
stessa: le espressioni sono statiche, a volte quasi assenti,
caratterizzate da un'unione di rigidità e delicatezza, tanto da sembrare
che siano sospese in uno spazio senza tempo. Le opere della Balia
mostrano come molto spesso la figura umana diventi un tutt'uno con i
paesaggi. Non vi è una resa anatomica precisa del corpo umano, ma
quest'ultimo diventa parte integrante delle distese piatte dei paesaggi
dei suoi dipinti.
Anna Caruso
è nata a Cernusco sul Naviglio nel 1980. Nel 2004 si è laureata in
pittura e restauro presso l’Accademia di Belle Arti di Bergamo. Nello
stesso anno ha aperto e diretto lo Studio d’Arte Picart di Treviglio,
dove vive e lavora. I suoi lavori sono caratterizzati da una fusione tra
mondo fenomenico e reale, con particolare enfasi data allo spazio,
inteso sia come luogo fisico dell'uomo che come sede della mente. I
soggetti delle sue opere appartengono al mondo reale e tangibile, ma
allo stesso tempo sembrano scomparire in un mondo etereo: ciò appare
dalla fitta rete di trasparenze e giustapposizione di colori.
Enej Gala
è l'artista più giovane di questa mostra collettiva, di origini
slovene. Nato a Nova Gorica nel 1990, successivamente si è trasferito in
Italia, a Venezia, dove studia tutt'ora all'Accademia di Belle Arti. I
suoi dipinti esplorano il tema del grottesco e a tratti anche quello del
mostruoso, così da creare un immaginario quasi surrealista, nel quale
vi sono elementi appartenenti al mondo reale, ma al contempo ricchi di
una forte carica fantastica.
Riccardo Giacomini
è nato nel 1988 a Motta di Livenza. Anch'egli ha studiato all'Accademia
di Belle Arti di Venezia. Attualmente vive e lavora a Treviso. I lavori
dell'artista , prevalentemente di piccolo formato, sono caratterizzati
da un forte senso naturalistico, un mondo vegetale molto delicato e
quasi malinconico. Il disegno di Giacomini è molto preciso e raffinato, i
colori si collocano nella sfera del reale e del romantico.
Matteo Giagnacovo,
nato a Milano nel 1986, dove vive e lavora. La creatività dell'artista
si esprime nei soggetti del mondo animale e nell'interpretazione sua
personale della natura. I lavori di Giagnacovo mostrano un certo
primitivismo nell'uso del colore, che richiama alla mente dello
spettatore i graffiti che gli uomini incidevano sulle pareti delle
caverne. Il colore con cui Giagnacovo ritrae gli animali fa si che
l'osservatore possa facilmente collocare i soggetti nel mondo reale,
mentre invece l'aura celestina che avvolge i soggetti tende ad isolarli e
così crea un mondo mistico, separato dalla realtà. Questa ambivalenza
crea un perfetto equilibrio tra materia (corpo) e spirito (aura
trasparente).
Silvia Mei,
nata a Cagliari nel 1985, vive e lavora a Milano. L'artista, nelle sue
opere, prevalentemente su carta, usa colori vivaci collocati su sfondi
bianchi che mettono in risalto ancor più i soggetti primitivi e spesso
deformi, che lei dipinge lontano dalla tradizionale figura umana.
Un'attenta analisi dei suoi lavori dimostra una profonda sensibilità
artistica che va oltre i limiti del bello e del brutto, ci proietta in
una dimensione onirica e primordiale, che non tende a compiacere i
tipici canoni della bellezza umana, ma al contrario li supera e atterra
in una dimensione più intima e personale, che scaturisce dalla sua
creatività.
Chiara Sorgato,
nata a Padova nel 1985, ha studiato all'Accademia di Belle Arti di
Venezia e attualmente vive e lavora a Milano. Nei suoi dipinti vi è una
chiara rappresentazione di un mondo onirico, in cui il vero protagonista
è il colore, che l'artista stende su tutta la tela in modo deciso e
potente. L'artista fa uso di una vasta gamma cromatica, che spazia dal
verde scuro al rosso acceso. Osservando le tele della Sorgato, si ha
come l'impressione che i paesaggi siano pronti ad inglobare la figura
umana, successivamente restituendola al mondo in modo del tutto
smaterializzato. Nonostante la figura umana sia scomposta, è possibile
notare un'integrazione con lo spazio circostante, così da creare
un'unica narrazione visiva.
Elena Vavaro
è nata a Castelvetrano nel 1988, dove vive e lavora. Le sue opere sono
principalmente ritratti, caratterizzati da un forte realismo, dato
dall'uso dell'acquarello sulla carta, disteso in modo molto delicato e
leggero. L'oggettività dei suoi dipinti risiede nella resa dei tratti
anatomici e dei volti, l'artista tende ad evidenziare finanche nei o
lentiggini. Se si osservano, invece, le espressioni dei soggetti della
Vavaro, è possibile penetrare nei loro animi e carpire i sentimenti: vi
sono sguardi spenti, curiosi, pensanti, che alle volte sembrano
interrogare l'osservatore.
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