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Nuova recensione Cineland. The Hateful Eight di Quentin Tarantino

Creato il 08 febbraio 2016 da L'Immagine Allo Specchio
Nuova recensione Cineland. The Hateful Eight di Quentin Tarantino
The Hateful Eight  di Quentin Tarantino  con Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leight, Walton Goggins  Western/Giallo, 167 min., USA, 2015  Dialoghi magnetici. Questo è ciò a cui Tarantino ci ha abituato e questo è il fulcro attorno al quale ruota tutto The Hateful Eight. I personaggi sono chiusi in spazi ridotti (una carrozza, un emporio) e la tensione che ne esce è generata dalle parole, ancora più taglienti di un coltello, ancora più mortali di una pallottola. Il sangue non manca, come pure le pistole nascoste sotto i tavoli, ma questa volta Tarantino punta maggiormente sul mistero rispetto ai suoi lavori precedenti, sfruttando i meccanismi dell’enigma della camera chiusa. Ci sembra infatti di assistere alla trasposizione western di un romanzo giallo alla Agatha Christie, ovvero dove ci sono vittime assassinate da uno dei presenti, un Poirot che ricostruisce i fatti sulla base della logica, lo svelamento di ciò che è accaduto.  È sicuramente l’opera più riuscita tra le ultime del regista, non solo per la tensione che riesce a creare ma anche per il carico di significati che mette in campo: il monologo di Samuel L. Jackson (egregio nella parte, come del resto Kurt Russell) supera di gran lunga il risultato dell’intero Django Unchained.  Voto: 4 su 5  (Film visionato il 6 febbraio 2016)

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