Vietata da oggi per legge in Lituania la vendita di bevande energetiche ai minori. Sono previste significative sanzioni per convincere i giovani alla ragione. Una nuova legge, che è stata approvata a maggio, prevede sanzioni fino a 116 euro per chi vende bevande stimolanti ai bambini e agli adolescenti. Secondo un sondaggio il dieci per cento degli studenti lituani beve, almeno una volta alla settimana una bevanda energetica. Le autorità avvertono che l’elevato contenuto di caffeina e taurina nelle bevande può portare ad iperattività e dipendenza. Si tratta del primo divieto del genere in vigore per la prima volta nel mondo. Un alto funzionario del Ministero della Sanità, Almantas Kranauskas, ha commentato “Si tratta di un progresso rivoluzionario nel mondo, nessun altro paese ha adottato tale misura.”
La maggior parte dei paesi si sarebbero limitati alle raccomandazioni. Tuttavia, il divieto èstato oggetto di polemiche in Lituania: i critici accusano il governo di esasperare il problema con la creazione di inutili oneri burocratici. La più grande catena di supermercati del paese, Maxima, ha assicurato che per il futuro esporrà le bevande energetiche in modo “meno visibili” e saranno applicate le avvertenze dei rischi collaterali delle bevande. Lo “Sportello dei Diritti” lo ripete da tempo alla luce di numerose ricerche scientifiche effettuate da vari organismi nel mondo: bisognerebbe evitare l’uso degli energy drink o delle bevande dimagranti o comunque limitarne il consumo. Tali bevande, infatti, rivela Giovanni D’Agata, dovrebbero essere sconsigliate per le persone affette da ipertensione, che sono in sovrappeso o che soffrono di patologie cardiovascolari, ma anche per le donne in gravidanza o in fase di allattamento.
Lecce, 1 novembre 2014
Giovanni D’AGATA