AGILE è incappato in questa crisi di investimenti, sebbene, alla vigilia del compimento del suo settimo anno di vita, sia ancora pienamente efficiente. Tanto da poter proseguire il suo percorso alla ricerca delle alte energie nell’Universo. Ne è convinto il Mission Board del programma che ha valutato positivamente la prosecuzione delle attività operative del satellite.
Soddisfatto si è detto il presidente dell’INAF Giovanni Bignami “per il ripensamento dell’Agenzia Spaziale Italiana e per la sensibilità mostrata dal Commissario Straordinario Sandulli nel valutare il problema e per la conseguente decisione di prolungare di un anno le attività collegate all’uso del satellite Agile”.
“L’augurio – ha continuato il Presidente dell’INAF – è che a questa decisione segua anche quella riguardante la base ASI di Malindi, in Kenya, la cui antenna, ora fuori servizio, è fondamentale per lo sfruttamento pieno delle potenzialità di AGILE“.
Lanciato nel 2007, AGILE è frutto della collaborazione tra ASI, INAF, INFN, CNR e l’industria italiana. Un ruolo fondamentale nel programma è quello dell’ASI Science Data Center (ASDC), che gestisce tutte le attività di archiviazione, processamento e distribuzione dei dati scientifici, e rende disponibile il software per l’analisi dei dati. La base ASI di Malindi in Kenya è l’unica stazione di terra della missione.
Il satellite ha acquisito la mappa completa del cielo osservato nella radiazione gamma, ha esplorato la nostra Galassia, rivelando varie sorgenti galattiche soggette a cambiamenti molto rapidi (1-2 giorni di durata) e frequenti episodi di emissione X “spasmodica” provenienti da molte stelle di neutroni e buchi neri.
E proprio in questi giorni è stato pubblicato il paper sul catalogo dei TGF rivelati da AGILE, di cui primo autore è Martino Marisaldi dell’Istituto di fisica spaziale di Bologna dell’INAF. Associato al paper il catalogo disponibile pubblicamente su ASDC.
Fonte: Media INAF | Scritto da Davide Coero Borga