Il grande regista John Ford, tra i maestri del cinema classico americano
Un vero e proprio tesoro del cinema è tornato alla luce dagli archivi del New Zealand Film Archive: ben settantacinque film muti, girati tra il 1898 e gli anni Venti, che erano andati perduti da tempo e che adesso sono in viaggio attraverso l’America per giungere alla National Film Preservation, ente benefico e senza fini di lucro che fa capo alla Library of Congress degli Stati Uniti, che nei prossimi tre anni si occuperà di restaurare le preziose pellicole.
«Una capsula del tempo della produzione cinematografica americana tra il 1910 e il 1920», è stato definito così dai responsabili del New Zealand Film Archive l’eccezionale ritrovamento avvenuto all’interno di una cassaforte dell’archivio cinematografico neozelandese. Un inedito di Ford e altri 74 film muti ritrovati in Nuova Zelanda, Benedetta Perilli, Repubblica.it
I film erano stati spediti in Nuova Zelanda per la visione e all’epoca si decise che era troppo costoso rispedirli negli Stati Uniti. Chris Finlayson, il ministro della cultura di Wellington, Nuova Zelanda, ha affermato che i muti «saranno conservati e resi disponibili sia al pubblico statunitense che a quello neozelandese». Le pellicole, infatti, una volta restaurate saranno conservate in archivi e saranno disponibili per i cinefili di tutto il mondo.
Una scena del cortometraggio di John Ford, Upstream. Foto da Davekehr.com
Tra i ritrovamenti vi è anche Upstream (1927), un inedito lungometraggio tra i primi realizzati da John Ford e che racconta la storia d’amore tra un aspirante attore e una ragazza del circo. Il film risale a un anno critico nella carriera del regista diventato poi il grande padre del genere western, soprattutto con Ombre rosse. Negli anni Venti Ford rimase colpito dall’espressionismo tedesco di Friedrich Wilhelm Murnau, il famoso regista di Nosferatu, che nel 1926 era arrivato in America negli studi della Fox per girare il suo capolavoro americano Aurora. Da Murnau, Ford apprese l’uso delle prospettive forzate e dell’illuminazione chiaroscurale – tecniche utilizzate proprio in Upstream, il muto ritrovato in Nuova Zelanda – che poi Ford rese sue creando uno stile personale molto più diretto e naturalistico, che poi diventarà tipico del cinema classico americano. La Twentieth Century Fox ha acquisito i diritti del film ritrovato e dopo averlo restaurato lo proietterà all’Academy of Motion Picture Arts and Sciences nel settembre di quest’anno.
Oltre alla preziosa pellicola del grande John Ford, sono tornate alla luce anche altre perle del cinema muto americano, ovvero nove commedie brevi, compresa Why Husbands Flirt del produttore e regista Al Christie, alcuni western degli anni Dieci e Venti e alcuni “film al femminile”, fra cui il The Girl Stage Driver di Edna Payne, The Woman Hater con Pearl White, Won in a Cupboard diretto e interpretato da Mabel Normand, e Maytime con la diva degli “anni del jazz” Clara Bow. Un altro film riscoperto è Dolly of the Dailies con Mary Fuller nei panni di una giornalista d’assalto, film che ispirò in seguito Ben Hecht e Charles MacArthur per la piéce Prima pagina, diventata poi un classico della commedia americana prima nella versione di Lewis Milestone e poi in quella di Billy Wilder. Inoltre, tra le altre pellicole ritrovate vi è anche il trailer del film perduto Strong Boy, diretto sempre da John Ford nel 1929 e interpetato da Victor McLaglen.