L'Inghilterra alla prova più difficile.
È inutile nascondere che il tour in Nuova Zelanda ha una grande importanza per gli inglesi in chiave mondiale 2015. La nazionale della rosa rossa sarà una delle favorite per l'edizione di casa e tre partite contro i numero uno al mondo sono un'ottima base per capire dove e come migliorare.Stuart Lancaster ha operato alcuni cambi forzati rispetto alla formazione che ha ben figurato nel Sei Nazioni, mentre Hansen ha scelto un XV da hall of fame.
Avanti:
La prima linea neozelandese non dovrebbe aver problemi a contenere gli avversari, soprattutto la mobilità di Coles sarà un grattacapo per il suo dirimpettaio Webber. Fanno ancora più impressione i rincalzi pronti in panchina, Mealamu e Crockett.
In seconda linea Retallik e Sam Whitelock, l'unico della famiglia in squadra, sono una sicurezza e il confronto con Parling e Launchbury, con tutto il rispetto del mondo, non regge.
La terza linea è poi ancor più problematica per gli ospiti, in assenza di Kieran Read la maglia numero otto trova in Kaino un ottimo sostituto che Morgan faticherà non poco a contrastare. Ai lati i due capitani daranno vita a un bel confronto sul lato aperto, mentre sul lato chiuso Messam è una spanna sopra Haskell.
Centrocampo:
I due Aarons hanno dimostrato di essere un'ottima cerniera, stimo molto Care e Burns e mi aspetto da loro una buona prova, ma non al livello dei kiwi. Ma'a Nonu sta tornando in forma anche in Superugby, e in nazionale ha sempre fatto sfracelli, motivo per cui la federazione neozelandese ha pregato una delle proprie squadre di dargli un contratto. Accanto a lui il pirata è uno dei migliori centri al mondo e forma con Nonu una coppia incredibilmente affiatata. I loro opposti sono molto promettenti, Eastmond è stato uno degli artefici dell'ottima stagione del Bath, ma non ha praticamente alcuna esperienza internazionale, mentre manu Tuilagi è il giocatore potente in grado di rompere la linea difensiva.
Backs:
Ancora una volta si ripropone il duello tra esperienza e classe e gioventù e voglia di far bene. Due giocatori dalla scarsa esperienza internazionale ma dal grande talento, May e Yarde contro due ali impressionanti, Jane e Ben Smith, nonostante quest'ultimo abbia passato tutta la stagione estremo, non avrà alcun problema a giocare all'ala, per lasciar posto a Dagg con la maglia numero 15.
Nella posizione di estremo gli inglesi hanno forse l'unico vantaggio sulla carta, con Mike Brown uno dei migliori in circolazione.
All'Eden Park arbitrerà il professore le cui decisioni quasi sempre ineccepibili non dovrebbero costituire un vantaggio per nessuna delle due squadre.
Le formazioni
Nuova Zelanda:
15 Israel Dagg
14 Ben Smith
13 Conrad Smith
12 Ma'a Nonu
11 Cory Jane
10 Aaron Cruden
9 Aaron Smith
8 Jerome Kaino
7 Richie McCaw (c)
6 Liam Messam
5 Sam Whitelock
4 Brodie Retallick
3 Owen Franks
2 Dane Coles
1 Tony Woodcock
Riserve: 16 Keven Mealamu, 17 Wyatt Crockett, 18 Charlie Faumuina, 19 Patrick Tuipulotu, 20 Victor Vito, 21 TJ Perenara, 22 Beauden Barrett, 23 Malakai Fekitoa
Inghilterra:
15 Mike Brown
14 Marland Yarde
13 Manu Tuilagi
12 Kyle Eastmond
11 Jonny May
10 Freddie Burns
9 Danny Care
8 Ben Morgan
7 Chris Robshaw (c)
6 James Haskell
5 Geoff Parling
4 Joe Launchbury
3 David Wilson
2 Rob Webber
1 Joe Marler
Riserve: 16 Joe Gray, 17 Matt Mullan, 18 Henry Thomas, 19 Dave Attwood, 20 Tom Johnson, 21 Ben Youngs, 22 Danny Cipriani, 23 Chris Pennell
Riassumendo, una partita che per gli inglesi dovrà servire da lezione per il futuro, mi aspetto una vittoria neozelandese abbastanza larga, 15 punti.