Dopo la deludente prova di Auckland, aspettiamoci una reazione d'orgoglio degli all black.
La stampa kiwi ha letteralmente fatto a pezzi la squadra dopo la vittoria fortunosa dell'Eden Park, persino sua altezza reale Fluffy è stato messo in discussione, alcuni giornalisti sono arrivati persino a parlare di declino e Hansen ha detto che se avesse dovuto mettere fuori squadra chi non ha reso durante la prima gara, avrebbe dovuto scegliere quindici nuovi titolari.Questo è il classico caso di grandeur kiwi, un popolo affabile e modesto in tutto, tranne che quando si parla di rugby, dove gli all blacks non solo devono vincere, ma stravincere, sempre.
Tutto ciò dimostra anche un altro difetto che perseguita i neozelandesi quando si va a parlare di palla ovale, la quasi completa mancanza dell'umiltà necessaria ad ammettere che gli avversari hanno giocato bene. Sono gli all blacks che hanno giocato al di sotto delle loro capacità, altrimenti, come da copione avrebbero strapazzato gli avversari, è il mantra che risuona da Auckland, tralasciando che il XV in maglia bianca non ha lasciato loro alcuno spazio e opportunità di attacco.
Fatte queste considerazioni, rimango della mia idea che se si va a vedere ruolo per ruolo le due formazioni, gli all blacks sono nettamente superiori agli inglesi.
Le prime e seconde linee di entrambe le squadre sono rimaste invariate, con il vantaggio sulla carta dei neozelandesi immutato, in terza linea Lancaster lancia il neo-campione nazionale Tom Wood sul lato chiuso al posto di James Haskell, una bella prova di fiducia per il ventisettenne giocatore di Northampton che se la vedrà con Liam Messam.
A centrocampo è paradossalmente l'Inghilterra ad aver cambiato diversi giocatori,con una cerniera e coppia di centri tutte nuove. Dopo l'eccezionale prova dalla piazzola Freddie Burns lascia il posto al titolare Owen Farrell. Anche Ben Youngs non viene riconfermato e al suo posto scenderà in campo Danny Care. Al contrario Hansen ha ancora, giustametne, dato fiducia ai due Aaron e alla coppia di centri con il maggior numero di test match assimeme, Nonu e Conrad Smith.
Nel reparto arretrato l'unico cambio, forzato, fatto dai kiwi con Julian Savea al posto di Izzy Dagg; nel ruolo di estremo giocherà Ben Smith, posizione che sta ricoprendo con successo nel Superugby, mentre Julian giocherà sull'ala sinistra dove avrà di fronte il possente Manu Tuilagi che è stato spostato dal centro all'ala.
Nuova Zelanda
15 Ben Smith
14 Cory Jane
13 Conrad Smith
12 Ma'a Nonu
11 Julian Savea
10 Aaron Cruden
9 Aaron Smith
8 Jerome Kaino
7 Richie McCaw (c)
6 Liam Messam
5 Sam Whitelock
4 Brodie Retallick
3 Owen Franks
2 Dane Coles
1 Tony Woodcock
Riserve: Keven Mealamu, Wyatt Crockett, Charlie Faumuina, Patrick Tuipulotu, Victor Vito, TJ Perenara, Beauden Barrett, Malakai Fekitoa
Inghilterra:
15 Mike Brown
14 Manu Tuilagi
13 Luther Burrell
12 Billy Twelvetrees
11 Marland Yarde
10 Owen Farrell
9 Danny Care
8 Ben Morgan
7 Chris Robshaw (c)
6 Tom Wood
5 Geoff Parling
4 Joe Launchbury
3 David Wilson
2 Rob Webber
1 Joe Marler
Riserve: Dylan Hartley, Matt Mullan, Kieran Brookes, Courtney Lawes, Billy Vunipola, Ben Youngs, Freddie Burns, Chris Ashton
Mi aspetto una gara migliore da parte della Nuova Zelanda e con essa una vittoria più convincente, il fatto che gli uomini di Lancaster provengano da una lunga stagione di club dovrebbe essere un ulteriore fattore a favore dei campioni del mondo sotto il tetto dello stadio di Dunedin.
Nuova Zelanda di 9