Avete presente i rumori della vita domestica?
E quelli che ci sono all’aperto, in una città moderna?
Magari vi siete abituati e non fate nemmeno più caso alle ambulanze, alle sirene della polizia, ai martelli pneumatici, alle grida, alle frenate delle macchine, alla musica in ogni singolo negozio, ai treni, agli aerei e a tutto quello che vive in una città. Che poi la regola è: più è grande l’area metropolitana, più le persone si muovono in fretta e i suoni e rumori si sommano e crescono.
Di certo sono molto diversi da quelli di un piccolo paesino di campagna.
Difficile sentire un usignolo cantare, in città.
Più facile riconoscere il battito d’ali di un piccione, per essere pronti a schivarlo.
In città si sviluppano nuovi istinti e nuovi bisogni.
In questo momento, ad esempio, vi scrivo al ritmo della lavatrice.
E di sicuro c’è chi odia questo tipo di rumore.
A me, invece, rilassa.
Come il phon o l’aspirapolvere.
Ma, oltre a chi modifica i propri impulsi naturali, in città c’è anche un’altra categoria di persone.
Quella di chi non si adatta: i Residenti.
I Residenti vivono sempre vicino ad un luogo rumoroso. O sonoro. Per loro non c’è differenza.
Una sirena d’allarme o un concerto di musica pop sono la stessa cosa per un Residente.
Lui si incazza.
E sta male, davvero.
Entrambe le cose gli provocano sconvolgimenti interni, eruzioni cutanee e un irresistibile prurito alle dita, che trova sollievo soltanto al contatto con il 112 e il 113.
Non può farci niente, il Residente.
Lui ci prova a non sentire.
Acquista solidi tappi antirumore. Isola le finestre di casa e investe in corsi di meditazione.
Ma dopo un certo periodo, anche questi rimedi si rivelano inutili.
Tanto è grande il suo malessere, che il Residente pensa a cambiare casa.
E spesso la cambia.
Ma si ritrova comunque vicino ad un altro luogo rumoroso.
A quel punto perde la testa.
Si attacca al telefono dalle undici di sera di ogni santo giorno e non dà pace a quegli sciagurati fino a quando il silenzio più assoluto non lo avvolge.
Non è mica stronzo.
Soffre di una malattia seria, lui.
E in Italia ce ne sono altri 59mila come lui. Sono affetti dall’allergia al rumore: l’iperacusia.
Mica una cosa da niente. Sono davvero a rischio.
Ché se non si curano, questi signori qui, rischiano di diventare misofonici o, addirittura, fonofobici.
E poi dopo ci ritroviamo tutti dentro un istituto, psichiatrico o penitenziario che sia.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
La rivoluzione ed il bel tempo
Un pianeta malato di Guy Debord «L'inquinamento» oggi va di moda, esattamente alla stessa maniera della rivoluzione: prende possesso di tutta la vita... Leggere il seguito
Il 24 aprile 2015 da Francosenia
CULTURA, OPINIONI, SOCIETÀ -
Mi sono mal educato
«Scegliere la strada dell'ironia, ha osservato qualcuno, vuol dire cercare la giustizia.» Ezio Raimondi. Metto le mani avanti, assolvo tutti quanti hanno avuto... Leggere il seguito
Il 16 marzo 2015 da Antonio_montanari
SOCIETÀ -
Fare la doccia tutti i giorni non fa bene!
Lavarsi è importante, specialmente per chi vi sta accanto, e su questo non ci piove. Il risparmio idrico e la salute, però, ci impongono di non esagerare facend... Leggere il seguito
Il 20 gennaio 2015 da Freeskipper
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Currency Tsunami: la Banca Centrale Svizzera ha interrotto di botto la sua...
Aggiornamento delle 18.49 Trovate continui flash di aggiornamento nell'area COMMENTI di questo post così man mano mettiamo insieme i pezzi del... Leggere il seguito
Il 15 gennaio 2015 da Beatotrader
ECONOMIA, SOCIETÀ -
La strategia Trojan Horse di alcuni vermi parassiti
Un verme parassitaSecondo un recente studio,i parassiti usano sotterfugi del tipo Trojan horse per sopprimere l'immunità delle loro vittime quando provocando... Leggere il seguito
Il 10 dicembre 2014 da Giuseppebenanti
SOCIETÀ -
Lo Smog-Killer uccide ogni anno 3,7 milioni di persone. “Bisogna intervenire,...
Tumori, infarti e ictus. Sono i “sicari” dello smog, killer che nel mondo uccide ogni anno 3,7 milioni di persone, vittime dell’aria che respirano. Leggere il seguito
Il 25 novembre 2014 da Stivalepensante
SOCIETÀ