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Nuove frontiere delle domande inutili

Creato il 11 gennaio 2013 da Vidi

Nuove frontiere delle domande inutiliChi frequenta Facebook sa che ultimamente il social network ha preso l'abitudine di accoglierci con domandine del tipo 'Ciao, come va?', 'Com'è andata la giornata?', 'Che succede di bello?' e via proseguendo con vuote amenità.
Personalmente non ho mai sopportato le persone che mi si rivolgono con un 'Ciao, come stai?' ma poi passano subito oltre. Ritengo che chi vuol sapere davvero come sto innanzitutto non esordisce con domande retoriche, in secondo luogo non lo fa in maniera episodica e formale, in terzo luogo aspetta che io parli e, in base a ciò che dico, apre con me un dialogo.
Diversamente è un formalismo vuoto e ipocrita, una presa per i fondelli quel 'Come stai?' del quale proprio non sento il bisogno.
Il fatto che un social network usi queste stesse ipocrisie e che, in fondo, nessuno se ne risenta un granché, mi fa porre una serie di domande, tra cui la principale è: ma davvero siamo ridotti ad una solitudine tale da aver bisogno che un robot ci chieda come stiamo? 


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