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Nuove misure sull'atmosfera di Plutone: più estesa del previsto

Creato il 27 novembre 2012 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Plutone

CREDIT: ESO/L. Calçada

Una nuova simulazione dimostra che l'atmosfera di Plutone è così ampia tanto da raggiungere la sua luna più grande, Caronte, estendendosi fino a 10.390 chilometri, ossia 4,5 volte il diametro del pianeta stesso.

I ricercatori hanno combinato due modelli già noti dell'atmosfera del pianeta per valutare con più precisione, il tasso di fuga delle molecole nello spazio.

"Il nostro calcolo sul tasso di migrazione è un po' più basso ma la piccola variazione dell'indice di fuga provoca un grande cambiamento nella struttura dell'atmosfera" ha detto Justin Erwin, autore dello studio pubblicato su Arxiv e Ph.D. all'University of Virginia.

L’atmosfera di Plutone è composta principalmente da metano, azoto e dall'ossido di carbonio, per noi molto velenoso, che proviene probabilmente dalla superficie ghiacciata.

L’atmosfera del pianeta varia considerevolmente a seconda se l’orbita ellittica lo porta più o meno distante dal Sole.
Quando Plutone si avvicina alla nostra stella allora il calore fa evaporare lentamente il ghiaccio e il gas. Questo processo continua fin quando Plutone non si allontana nuovamente dal Sole. Allora, il ghiaccio si accumula nuovamente.

L’ultimo approccio di Plutone al Sole è avvenuto nel 1989, cioè abbastanza recentemente considerando che la sua orbita è di 248 anni.

I ricercatori stanno tentando di affinare il tasso di fuga dei gas in vista dell’arrivo della sonda della NASA New Horizons, previsto per il 2015.

E’ molto difficile capire le dimensioni dell’atmosfera di Plutone e il dibattito su come misurarla è ancora aperto.
Essa è riscaldata dai raggi ultravioletti ed infrarossi del Sole. Più il pianeta è vicino alla nostra stella e la luce ultravioletta viene assorbita dall’atmosfera così sono solo gli infrarossi a riscaldarla. Mentre quando il pianeta è più lontano, l’atmosfera è abbastanza sottile tanto da permettere alla luce ultravioletta di colpirne le molecole. Le molecole agitate tendono a fuggire verso la termosfera, dove viene assorbita gran parte della luce ultravioletta.
Nell’esosfera, l’atmosfera è così sottile che le collisioni tra le particelle non sono frequenti. Il confine tra la termosfera e l’esosfera è chiamato exobase. Questo punto è una grande incognita per gli scienziati che non sanno esattamente dove si trovi.
D’altra parte, Plutone è così lontano dalla Terra e così piccolo che la sua stessa dimensione non è ancora nota con precisione: in questi studi, si è assunto un diametro pari a 2.300 chilometri, tuttavia, l’intervallo comunemente accettato prevede una variazione di ben 100 chilometri.
A risolvere questo ed altri enigmi, ci penserà tra qualche anno la sonda New Horizons.


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